Confcommercio e Confesercenti puntano il dito contro i party notturni sul litorale: “Così si allontanano le famiglie e si snatura il modello turistico”. Si alza un coro critico dalle principali associazioni di categoria del commercio cervese: Confcommercio Ascom e Confesercenti Cervia tornano a esprimere preoccupazione e contrarietà verso gli eventi notturni in spiaggia, che definiscono senza mezzi termini una “deriva del divertimento” incompatibile con l’identità della città.
A pochi giorni dalla chiusura del lungo periodo dei ponti primaverili, le due sigle tirano le somme e lanciano un messaggio chiaro: gli eventi in spiaggia a forte vocazione danzante non si sono fermati, nonostante l’intento dichiarato dell’amministrazione comunale di contenere le attività simili alle discoteche sul litorale.
Secondo la nota congiunta, queste iniziative, che spesso vengono etichettate come semplici “eventi”, avrebbero già creato disagi in centro e sul lungomare, minando l’immagine di Cervia come località a misura di famiglia, città dello sport e del benessere. Per senso di responsabilità, gli episodi specifici non vengono riportati nel dettaglio, ma le associazioni fanno intendere che si tratta di situazioni gravi e preoccupanti.
Il cuore della critica riguarda il modello turistico che queste dinamiche sembrano promuovere: un’offerta che, a detta delle due realtà, si allontana da una visione di tranquillità, qualità della vita e turismo consapevole, in favore di un intrattenimento notturno che rischia di compromettere la vocazione storica della località.
A peggiorare la situazione, sottolineano Confcommercio e Confesercenti, è l’inefficacia delle normative attuali, giudicate inadeguate a regolamentare il fenomeno. Le associazioni chiedono quindi un intervento strutturale, con una revisione profonda delle regole per evitare che il problema degeneri con l’avvio della stagione estiva.
Con l’estate ormai alle porte, cresce la tensione tra chi promuove un turismo basato sul benessere e chi vede nella movida un’opportunità di attrazione. Confcommercio e Confesercenti lanciano l’appello per un incontro con le istituzioni e per definire subito correttivi concreti che riportino equilibrio e coerenza nel modello di accoglienza cervese.