Cesena, condannato a 1 anno e 8 mesi l’uomo che seminò il panico all’ospedale dopo la fuga sui tetti

Si è chiuso definitivamente il capitolo giudiziario che ha visto protagonista N.M., 31enne finito al centro di episodi di forte turbamento all’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena. La sentenza emessa ieri dal giudice Ramona Bizzari ha inflitto una pena di un anno e otto mesi di reclusione, senza alcuna concessione di sospensione condizionale, segnando una chiara presa di posizione contro i comportamenti dell’imputato.

La decisione del tribunale di Forlì appare influenzata anche dall’atteggiamento mantenuto dall’uomo durante le udienze successive ai suoi arresti. Nonostante fosse già in carcere preventivo, N.M. ha continuato a manifestare un atteggiamento turbolento e minaccioso, culminato in un episodio spettacolare quanto drammatico: una fuga rocambolesca sui tetti delle abitazioni di Villa Casone, dove si era rifugiato armato di pinze e tenaglie, bloccando per ore le forze dell’ordine, i soccorsi e i vigili del fuoco intervenuti.

I fatti che hanno portato alla condanna sono molteplici e gravi. Tra gli episodi più eclatanti, si ricorda quando N.M. ha aggredito un’infermiera con calci e minacciato il personale con un collo di bottiglia rotto, rendendo necessario il suo arresto. Poco dopo, l’uomo è stato fermato nuovamente dopo aver danneggiato il circolo Acli di Ruffio, zona in cui viveva in condizioni di estrema marginalità, spesso accampato in giacigli di fortuna nonostante la vicinanza ad alcuni suoi parenti che hanno dichiarato di voler prendere le distanze da lui.

Questa sentenza segna la conclusione di un periodo di tensione e paura che aveva colpito l’ospedale cesenate e l’intera comunità, confermando la necessità di un intervento fermo nei confronti di chi mette a rischio la sicurezza pubblica.