Cesena e Cesenatico commemorano l’81° anniversario della strage di Ponte Ruffio

Questa mattina, nel 81° anniversario dell’eccidio fascista di Ponte Ruffio, i sindaci di Cesena, Enzo Lattuca, e di Cesenatico, Matteo Gozzoli, insieme a cittadini, rappresentanti delle associazioni d’arma e combattentistiche, hanno reso omaggio alle vittime della strage.

Il 18 agosto 1944, nella località di Ponte Ruffio di Cesena, furono fucilati Arnaldo Gaza, Tullio ‘Romano’ Giorgetti, Rino Liverani, Dino Ricci, Giuseppe Poggiali, Angelo Prodi, Akim ‘Isacco’ Sascia e Guglielmo Zanuccoli. L’eccidio colpì un gruppo di marinai in diserzione dal semaforo marittimo di Cesenatico che, insieme a giovani partigiani locali, si erano uniti alla lotta della ottava brigata Garibaldi.

Secondo le ricostruzioni storiche, la sera del 18 agosto 1944 i fascisti, con la possibile collaborazione di militari tedeschi, fecero irruzione nella casa colonica della famiglia Pieri, dove si trovavano i giovani partigiani e marinai, facendoli prigionieri e portandoli al centro del ponte, dove furono fucilati. Solo Sauro Casali e Gino Gusella riuscirono a salvarsi, il primo trovandosi fuori dalla casa al momento dell’irruzione e il secondo fingendosi morto.

Nel dopoguerra, una stele in marmo è stata eretta sul luogo della strage a ricordo dei Martiri di Ponte Ruffio. Questa mattina, sul sito commemorativo, Lattuca e Gozzoli, insieme alla Presidente del Quartiere Al Mare Paola Farneti e a rappresentanti di ANPI e dei due Comuni, hanno deposto due corone a nome di Cesena e Cesenatico.

“La strage di Ponte Ruffio – ha dichiarato il Sindaco Lattuca – è una delle ferite più profonde della nostra terra. Gli otto uomini assassinati provenivano da diverse città della Romagna e le loro famiglie furono duramente colpite. Custodire la memoria di ciò che è accaduto sotto il regime fascista è un dovere collettivo, per onorare il sacrificio di chi ha perso la vita per la libertà e la democrazia”.

Il Sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, ha aggiunto: “Il ricordo è uno dei valori fondanti della nostra comunità. Il 18 agosto è una data importante per la storia del territorio e serve a tramandare alle nuove generazioni l’eco dell’orrore vissuto durante venti anni di dittatura fascista”.