Cesena, la scuola al centro del dibattito: lunedì nuovo incontro sulle linee guida ministeriali 2025

Il dibattito sull’educazione torna al centro dell’attenzione pubblica. Dopo il primo incontro dello scorso 14 aprile, Cesena rilancia il confronto sulle nuove indicazioni nazionali 2025 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo con un secondo appuntamento, in programma lunedì 5 maggio alle ore 18:00 presso il Centro di documentazione educativa di via Aldini 22.

Il primo confronto, molto partecipato, ha visto la presenza dell’Assessore comunale alla Scuola e ai Servizi Educativi per l’Infanzia, Maria Elena Baredi, insieme a insegnanti, educatori, dirigenti scolastici e cittadini, in un clima di attenzione e confronto aperto.

Alla base del dibattito vi sono le nuove linee guida predisposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che entreranno in vigore dall’anno scolastico 2026-2027 e che, secondo quanto affermato dal Ministro Giuseppe Valditara, intendono rispondere al quadro allarmante tracciato dall’ultimo rapporto Censis:

  • il 35% degli adulti italiani comprende solo testi semplicissimi;

  • solo il 5% raggiunge un livello adeguato di comprensione scritta;

  • il 43,5% degli studenti delle superiori non possiede le competenze minime in italiano, e il 47,5% in matematica;

  • oltre un italiano su cinque non sa chi fosse Giuseppe Mazzini, e quasi la metà non distingue Leopardi da D’Annunzio;

  • preoccupante anche la scarsa familiarità con la geografia di base, con studenti che ignorano dove scorra il Po o dove si trovi la Palestina.

La risposta del Ministero è stata rapida, ma secondo molti troppo verticistica e poco partecipata. Da qui la richiesta, partita anche da Cesena, di ascolto, confronto e condivisione.

“Le perplessità espresse da insegnanti, famiglie e operatori sono legittime e vanno affrontate con serietà – ha dichiarato l’assessore Baredi –. Non possiamo accettare che un settore così cruciale come la scuola venga riformato senza un reale coinvolgimento di chi ci lavora ogni giorno. Le linee guida, così come sono state presentate, sorprendono e disorientano. Per questo serve riflessione critica, confronto e partecipazione”.

Il secondo incontro del 5 maggio si propone proprio come spazio aperto alla cittadinanza, ai docenti, ai dirigenti scolastici, ai genitori, ai ricercatori e agli educatori, per discutere insieme il futuro della scuola pubblica e interrogarsi sul senso delle trasformazioni in atto.