Cesena, minacce con bottiglia rotta ai giardini Savelli dopo il caos al Bufalini: arrestato 31enne

Una nuova escalation di violenza ha avuto per protagonista M.N., 31 anni, che dopo aver seminato disordini al Pronto soccorso dell’ospedale Bufalini, è stato arrestato nei pressi dei giardini Savelli per aver minacciato un passante con un collo di bottiglia rotto e poi aver opposto resistenza agli agenti di polizia intervenuti sul posto.

La giornata turbolenta ha avuto inizio con l’ennesimo episodio di violenza in ambito ospedaliero: trasportato d’urgenza al Bufalini, presumibilmente per le ferite riportate in un incidente in bicicletta, il 31enne ha dato in escandescenze già all’ingresso, insultando il personale del triage e creando disordini negli ambulatori. Solo l’intervento delle guardie giurate è riuscito a contenerlo, ma l’uomo è riuscito comunque a fuggire prima dell’arrivo della polizia.

Non è passato molto tempo prima che M.N. si facesse nuovamente notare. Attorno alle 16, nei pressi del Monumento ai Caduti, un giovane ha contattato il 112 riferendo di essere stato aggredito verbalmente e poi minacciato con dei cocci di vetro da un individuo sconosciuto. L’uomo in questione era proprio M.N., che all’arrivo della volante ha opposto un’ulteriore resistenza. Prima ha minacciato gli agenti sostenendo di essere armato di coltello, poi si è reso necessario l’uso del taser e l’immobilizzazione con lacci alle gambe per poterlo trasportare in sicurezza.

Quello ai giardini Savelli è solo l’ultimo episodio in una lunga scia di comportamenti violenti. Già pochi giorni prima, M.N. aveva dato in escandescenze all’interno del Bufalini, dove aveva trascorso la notte su un giaciglio improvvisato e la mattina successiva aveva aggredito un’infermiera, provocando l’intervento delle forze di sicurezza e una denuncia a piede libero.

Nella giornata successiva al nuovo arresto, il 31enne è comparso davanti al giudice Federico Casalboni. Non sono mancati momenti di tensione anche in aula: M.N. ha insultato la sua avvocata d’ufficio, Elisa Spadafora, rifiutando la sua difesa e simulando di non comprendere l’italiano. Il giudice ha convalidato l’arresto ma ha disposto l’obbligo di firma come misura cautelare, respingendo la richiesta di custodia in carcere avanzata dal PM Antonio Vincenzo Bartolozzi. Inoltre, ha rinviato gli atti alla Procura per ulteriori valutazioni su possibili nuove imputazioni, come ostacolo alla giustizia e false dichiarazioni.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso arrestato, M.N. sarebbe senza fissa dimora, anche se risulta intestatario di una residenza nelle campagne di Ruffio.

Nel corso del fermo è emerso un ulteriore elemento: un uomo classe 1993, presente alla scena, ha cercato di ostacolare le operazioni di arresto filmando tutto con lo smartphone e minacciando di pubblicare i video se la polizia non avesse rilasciato M.N. Anche lui è stato identificato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e tentata interruzione di pubblico servizio.

Il processo a carico di M.N. si terrà verso la fine di giugno, mentre restano sotto osservazione eventuali evoluzioni legate al comportamento dell’altro soggetto coinvolto.