Cesena. Polemiche per la rissa tra studenti, la preside Stamboulis si difende dal “fango mediatico”

La preside della scuola “Compagnoni”, Elettra Stamboulis, si fa portavoce di una forte difesa dopo essere stata travolta dalle critiche sui social riguardo alla recente rissa tra studenti. La dirigente scolastica ha scelto di rispondere pubblicamente alle accuse attraverso un lungo post sulla sua pagina Facebook, in cui non solo esprime il suo punto di vista, ma si scaglia anche contro quella che definisce “un’ondata di fango mediatica”. Un modo per far sentire la sua voce e chiedere maggiore comprensione per la situazione che ha coinvolto i ragazzi.

La polemica era nata a seguito dell’incidente, che ha visto coinvolti due studenti della sua scuola. La rissa ha suscitato un ampio dibattito, con diverse opinioni espresse sui social e nei media locali. Stamboulis, visibilmente scossa, ha sottolineato l’importanza di proteggere la dignità degli studenti coinvolti, in un momento in cui sono già stati giudicati pesantemente da parte dell’opinione pubblica. Nel suo messaggio, ha anche sottolineato la difficoltà di gestire una situazione del genere e come gli attacchi mediatici abbiano solo aumentato il disagio.

Nel post, la preside condivide anche un’immagine significativa, che la ritrae con i suoi studenti in un momento di affetto, lontano dalle polemiche. “Loro capiscono quando c’è bisogno – scrive –. Mi porto dentro quei gesti di affetto, ma cerco di dimenticare gli insulti che mi sono arrivati”. In seguito, ha fatto riferimento al sostegno che riceve da colleghi, genitori e alunni, che continuano a rimanerle vicino nonostante le difficoltà. La sua difesa, tuttavia, non è stata accolta da tutti con favore, e alcuni hanno trovato incoerente l’atteggiamento della dirigente, soprattutto riguardo alla divulgazione di dettagli sulla vita privata di uno degli studenti coinvolti.

La preside ha affrontato anche il tema delle versioni contrastanti sulla dinamica dell’incidente, sostenendo che la situazione sia stata fraintesa. “Nessuno riporta il fatto che la zuffa sia iniziata con uno schiaffo – scrive Stamboulis – ma è proprio da lì che è nata la violenza”. Una dichiarazione che, sebbene fosse già stata confermata in parte da un’altra fonte, ha suscitato nuove polemiche, soprattutto perché la situazione è ancora oggetto di inchiesta.

Nonostante le difficoltà, la preside ha concluso il suo intervento con una riflessione sull’importanza di educare i giovani anche attraverso le difficoltà. “Questa esperienza mi ha fatto capire che dobbiamo essere in grado di dare una seconda chance a tutti, anche ai più difficili – ha scritto –. Come diceva Don Milani: ‘Se si perdono i ragazzi più difficili, la scuola non è più scuola’.”

Con queste parole, la dirigente scolastica ha cercato di portare l’attenzione sull’aspetto educativo del suo lavoro, invitando tutti a riflettere sulle vere priorità nell’educazione degli studenti, lontano dai giudizi facili e dalle polemiche.