Si arricchisce di nuovi dettagli la vicenda dell’aggressione avvenuta nei pressi di un istituto scolastico di Cesena, dove un minorenne è stato brutalmente picchiato da un gruppo di coetanei (leggi qui). Le indagini hanno fatto emergere un quadro ben più complesso di quanto inizialmente ipotizzato, con la vicenda che ora si intreccia con un caso di furto e ricettazione di uno scooter.
Dal furto alla violenza: la ricostruzione dei fatti
Tutto ha avuto inizio la scorsa settimana, quando uno studente di un istituto superiore della città ha scoperto che il suo scooter era stato rubato all’interno dell’area scolastica. L’allarme è scattato immediatamente, coinvolgendo anche un docente nelle ricerche del mezzo. Il veicolo è stato ritrovato poco dopo sotto il viadotto Kennedy, danneggiato e privato di alcune parti.
Determinato a individuare i responsabili, il ragazzo ha notato, attraverso i social media, che un ex studente della sua scuola, ora trasferito altrove, aveva pubblicato immagini di componenti di scooter che sembravano appartenere al mezzo rubato. Insieme ad alcuni amici, ha deciso di recarsi nell’abitazione del sospettato, situata in una frazione collinare nei pressi della Valle Savio. Qui, dopo un confronto diretto con il giovane e la madre, alcune parti dello scooter sono state restituite, ma il caso non si è chiuso lì.
L’agguato davanti alla scuola
Lunedì mattina, a pochi giorni di distanza dall’episodio, uno degli studenti che aveva accompagnato la vittima del furto nella ricerca dello scooter è stato aggredito all’ingresso della scuola. Un coetaneo lo ha avvicinato con atteggiamento minaccioso, accusandolo di essersi intromesso in affari che non lo riguardavano. La tensione è rapidamente degenerata: prima le parole, poi le spinte e infine l’aggressione fisica. Il giovane, inizialmente in grado di difendersi, è stato sopraffatto quando più aggressori si sono uniti all’attacco, colpendolo violentemente.
Le conseguenze legali: due denunce in corso
La vicenda ha ora assunto rilevanza legale con l’apertura di due distinti procedimenti. Il primo riguarda il furto e la ricettazione dello scooter, mentre il secondo è relativo alle lesioni inflitte alla vittima dell’agguato. Una denuncia è già stata formalizzata presso il Commissariato di polizia, mentre la seconda sarà depositata nei prossimi giorni.
Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per ricostruire con precisione le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti. Nel frattempo, cresce la preoccupazione tra studenti e famiglie per il clima di tensione che si è creato all’interno dell’ambiente scolastico, dove episodi di violenza tra coetanei sembrano purtroppo non essere più un caso isolato.