Cesenatico. Nasce “Blufood” la linea di pasta con il granchio blu che è anche un progetto di inclusione sociale

In campo la cooperativa “Botteghe e Mestieri”, l’associazione “Pescatori a casa vostra”, “Ecopesce” e i comuni di Cesenatico e Faenza

Cesenatico, 29 aprile 2025_ La proliferazione incontrollata del Granchio Blu è una sfida che riguarda l’ecosistema marino e il settore della pesca in Emilia-Romagna. Questa specie invasiva rappresenta un problema per i pescatori, riducendo la disponibilità di altre specie autoctone, tuttavia, lo spirito romagnolo abita proprio in questo: trasformare le criticità in opportunità grazie al lavoro di squadra. È nata così “Blufood”, la linea di pasta fresca con il ripieno di granchio blu. Questo progetto innovativo unisce la qualità della lavorazione di Botteghe e Mestieri, il pescato locale gestito dall’associazione Pescatori a Casa Vostra, e l’esperienza di Ecopesce nella lavorazione e trasformazione del cuore della pasta. Una filiera corta che garantisce qualità, sostenibilità, valorizzazione del territorio e dialogo fra storie umane, offrendo ai consumatori finali un prodotto unico e innovativo. Il tutto realizzato con manodopera inclusiva, attenzione al territorio e una nuova opportunità di promozione, anche turistica. 

 

I protagonisti 

Botteghe e Mestieri è il marchio che contraddistingue i prodotti food artigianali realizzati dalla cooperativa sociale Aretè che si occupa di fornire lavoro alle persone in condizioni svantaggiate.  Promuove l’inclusione lavorativa attraverso la produzione di pasta fresca e prodotti enogastronomici artigianali; l’associazione Pescatori a casa vostra tutela il lavoro dei pescatori locali e promuove il consumo responsabile del pesce del nostro mare; Ecopesce è un’azienda artigiana specializzata nella lavorazione, trasformazione e personalizzazione di prodotti ittici locali, sinonimo di qualità, sostenibilità e territorialità. Gli obiettivi di questa collaborazione sono molteplici: convertire il granchio blu trasformandolo in un ingrediente distintivo e un’opportunità gastronomica, sostenere i pescatori locali e la marineria, promuovere ulteriormente il turismo enogastronomico, ampliare le opportunità di lavoro per le persone in condizioni svantaggiate. 

 

Le parole dei presenti 

«Il progetto Blufood racchiude l’identità dell’Emilia-Romagna: fare bene, insieme, per poter condividere i risultati con il contesto sociale ed economico, senza lasciare indietro nessuno. Le esperienze di cooperazione sociale nel nostro territorio sono un’avanguardia nazionale ed europea, così come la capacità di leggere i problemi e pensare a possibili opportunità, come da tempo stanno cercando di fare le nostre imprese di pesca di fronte al granchio blu: non è un caso che ancora una volta sia il cibo a unire e a restituire valore sociale e culturale. La volontà di collaborazione tra Faenza e Cesenatico crea l’ennesima sinergia importante per questi territori, che ogni volta sanno rimboccarsi le maniche e dimostrare di avere belle idee e la spinta e le competenze per metterle a terra e realizzarle», il commento dell’assessore regionale Alessio Mammi. 

«Presentiamo questo progetto con grande orgoglio e felicità perché mette insieme diverse anime del nostro territorio e coniuga inclusione sociale, promozione del territorio e valorizzazione della pesca. In Romagna, è attorno alla tavola che ci si trova per parlare, per festeggiare, per riflettere e questa invenzione culinaria ribadisce con forza e storicità un modo di essere di un intero popolo», le parole del sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli. 

«L’iniziativa che si sta concretizzando rappresenta un’operazione di notevole impatto comunicativo e di profondo significato sociale. Questa sinergia di forze si tradurrà nella realizzazione di un’offerta in grado di fornire una risposta simbolica incisiva ad una problematica quanto mai attuale e seria. Il senso di responsabilità condiviso è il pilastro che unisce queste realtà, animate dalla volontà di apportare un contributo tangibile a una emergenza che tocca una parte significativa del contesto romagnolo. Entrambe le anime di questo sodalizio, forti di anni d’impegno nei rispettivi settori e di risultati concreti, hanno deciso di unire le proprie competenze e la propria capacità produttiva. Questa collaborazione darà vita a un percorso progettuale che intreccia la dimensione sociale, quella economica, la sfera civile e, potenzialmente, anche quella turistica, aprendo prospettive per la valorizzazione e la promozione del territorio nel suo complesso», il commento del sindaco di Faenza Massimo Isola. 

«Blufood è molto più di un progetto ittico-alimentare. Rappresenta la capacità di invertire il punto di vista, ruotare la prospettiva, saper guardare oltre. È l’espressione di un modo di pensare, di vivere, di essere. È l’esempio di quanto ci ha trasmesso la nostra terra e il mare che la bagna, divenendo parte di noi. È ciò che rende possibile che coloro che dovrebbero essere sostenuti siano promotori e propulsori di soluzioni, con iniziativa e lavoro. È così che il problema di alcuni diventa un buon piatto, per tutti. Gustatelo. È sapore di vita», le parole di Pio Serritelli, presidente Aretè – Botteghe e Mestieri. 

«La proliferazione del granchio blu è un problema che i pescatori dell’Emilia-Romagna conoscono bene: una specie invasiva che ha impattato fortemente il nostro ecosistema e il nostro lavoro. Invece di subirlo, abbiamo scelto di valorizzarlo. Così nasce Blufood, un progetto che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità, in collaborazione con Botteghe e Mestieri ed Ecopesce. È chiaro che fare un tortello non è la soluzione al problema, ma è un tassello che si aggiunge alle misure di contrasto. Sensibilizzare al consumo del granchio blu è un modo concreto per limitare il suo impatto: crediamo che parte della soluzione sia proprio nel suo utilizzo ed impiego nella nostra cucina», il commento di Manuel Guidotti, presidente dell’associazione Pescatori a Casa Vostra.

Comune di Cesenatico