Cesenatico festeggia oggi un importante successo giudiziario contro ENI: la Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato dalla multinazionale in merito agli avvisi di accertamento IMU per le piattaforme in mare relativi agli anni 2014 e 2015. Una battaglia lunga quasi dieci anni che porta nelle casse comunali la cifra definitiva di 3,8 milioni di euro.
Gli avvisi di accertamento, emessi dal Comune di Cesenatico nel 2017, riguardavano proprio quelle due annualità, oggetto del contendere con ENI. La sentenza della Suprema Corte rappresenta un primo passo favorevole in una vicenda ben più ampia, ancora in parte aperta, che complessivamente vale circa 19 milioni di euro.
Gli altri contenziosi ancora aperti
Restano infatti pendenti due ulteriori filoni giudiziari:
- uno da 3,3 milioni di euro, relativo agli accertamenti IMU per gli anni 2012-2015, emessi nel 2018;
- un altro da 11,5 milioni di euro, legato alle annualità 2016-2019 con avvisi notificati nel 2021.
Entrambi questi giudizi devono ancora essere discussi davanti alla Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado dell’Emilia-Romagna. In attesa dei verdetti, il Comune si è già tutelato accantonando una cifra pari a 18 milioni di euro nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, così da evitare impatti negativi sul bilancio in caso di esito sfavorevole.
Le dichiarazioni di Sindaco e Assessore
Il sindaco Matteo Gozzoli ha commentato con evidente soddisfazione il risultato ottenuto: «Dopo quasi dieci anni di battaglie legali presso le commissioni tributarie provinciali, regionali e infine in Cassazione, finalmente siamo riusciti a dimostrare la bontà delle nostre richieste. Il contenzioso da IMU piattaforme avverso ENI è molto grande, parliamo delle annualità che vanno dal 2012 al 2019 e sono oggetto del contendere di circa 19 milioni di euro. Con questa sentenza incassiamo in modo definitivo 3,8 milioni e per la restante parte continueremo a far valere i diritti della comunità di Cesenatico presso le sedi giudiziarie».
Il primo cittadino ha infine rivolto un pensiero di gratitudine a chi ha seguito il caso dal primo giorno: «Vorrei ringraziare l’avvocato Marco Zanasi e tutti i funzionari e dirigenti che in questi lunghi anni hanno seguito la vicenda, che ricordo è partita con l’amministrazione guidata da Roberto Buda ed è proseguita con gli avvisi emessi nel 2017 durante il mio primo mandato».
Sulla stessa linea si è espresso anche l’assessore Jacopo Agostini: «Finalmente si porta a compimento il primo passaggio su questa vicenda tributaria che vede al nostro Ente riconosciute le proprie ragioni, come peraltro per gli altri Comuni che hanno avviato tali contenziosi. L’importo di cui possiamo disporre ci garantisce dei margini operativi non indifferenti, in attesa che si perfezionino anche gli altri giudizi ancora in corso».
Non è mancato un richiamo all’importanza della buona gestione contabile: «Avere mantenuto tali previsioni rispettando i principi contabili e le regole di corretta amministrazione ci ha permesso di presentare in regola i nostri conti e ora di poter avere qualche freccia nel nostro arco. Un ringraziamento sentito anche da parte mia verso i dirigenti comunali che hanno trattato la materia e l’avv. Zanasi che ci affianca in questa vicenda».
Un passo avanti importante
Il capitolo chiuso oggi dal Comune di Cesenatico segna un traguardo cruciale per le finanze locali e, soprattutto, per la credibilità istituzionale nella lunga querelle sull’IMU delle piattaforme. La parola ora passa ai successivi giudizi, che potrebbero avere un impatto ancor più significativo sulle casse cittadine e sugli equilibri amministrativi della comunità costiera.