I genitori di Charlie chiedono ai medici di fermarsi e concedere la terapia sperimentale. Tutto è pronto per staccare le macchine.
I medici dell’ospedale in cui è ricoverato il piccolo Charlie stanno per staccare le macchine che lo tengono in vita.
Lo riferisce l’associazione ‘Mitocon’ che raccoglie i familiari di bambini colpiti da malattie mitocondriali. “Connie Yates, la mamma di Charlie ci ha chiesto aiuto: ‘stanno per staccare le macchine a Charliè ha detto” si legge in un post sulla pagina Facebook dell’associazione, “vi preghiamo, fermatevi. lo statement scientifico è pronto” Mitocon insieme alla mamma ed al papà di Charlie fa appello, alle autorità del Regno Unito ed ai medici dell’ospedale Gosh affinchè sospendano ogni iniziativa di attuare i disposti della sentenza e chiede che sia assicurata ogni cura al piccolo affinchè gli sia concesso di poter essere sottoposto alla terapia sperimentale i cui dettagli saranno resi noti a brevissimo”.
L’associazione è stata in contatto costante con la famiglia di CharlieGard e con l’equipe internazionale di scienziati che sta lavorando sulle sindromi da deplezione del Dna mitocondriale e nello specifico su quelle indotte dalla mutazione RRM2B, che ha colpito il piccolo Charlie. “In particolare, afferma l’associazione, “sono stati riconsiderati una serie di dati di efficacia della terapia nucleosidica che ha già dato dimostrazione di efficacia in un numero significativo di casi clinici trattati, con particolare riferimento ai risultati che dimostrano la possibilità dei nucleosidi di superare la barriera ematoencefalica. In base a queste ulteriori e nuove valutazioni il gruppo di lavoro è dunque giunto alla conclusione che la terapia nucleosidica possa essere efficace nel caso del piccolo Charlie”. Il Giornale.it