Che cosa c’è dietro al nuovo regolamento per le vendite di auto tra San Marino e Italia … di Marco Severini

Il 14 settembre 2024 è entrato un cambiamento normativo riguardante la vendita di auto tra San Marino e l’Italia e questo ha suscitato un acceso dibattito tra operatori economici e istituzioni di entrambi i Paesi. Questo nuovo regolamento ha suscitato diverse reazioni tra i rivenditori del settore. Le nuove norme, che mirano a combattere le frodi fiscali e adeguarsi alle disposizioni comunitarie, hanno complicato il quadro per molti operatori, che si trovano ora a dover fronteggiare sfide burocratiche e operative maggiori rispetto al passato.

Il precedente regolamento del 2007 richiedeva ai rivenditori di auto di San Marino di effettuare vendite verso l’Italia con l’obbligo di prepagare l’IVA. Questo sistema garantiva che l’imposta fosse versata, riducendo il rischio di frodi. Con l’introduzione del nuovo sistema, l’obbligo di prepagare l’IVA è stato eliminato, permettendo ai venditori di cedere veicoli senza anticipare il pagamento dell’imposta. Questo cambiamento è stato accolto con preoccupazione, poiché il controllo fiscale sul pagamento dell’IVA è ora responsabilità dell’Agenzia delle Entrate italiana, che verifica i documenti solo successivamente alla vendita.

Una delle principali difficoltà è legata alla territorialità dei controlli, introdotta con le nuove regole.

In precedenza, i rivenditori potevano gestire tutte le vendite tramite un’unica agenzia, semplificando notevolmente il processo. Con il nuovo sistema, il controllo deve essere effettuato dall’agenzia dell’Agenzia delle Entrate competente per il territorio dell’acquirente italiano. Questo causerà un aumento delle pratiche burocratiche, poiché ogni vendita richiede la collaborazione di agenzie diverse, in base alla residenza del compratore. I rivenditori sammarinesi, molti dei quali vendono veicoli in tutta Italia, hanno evidenziato come questa territorialità renda il loro lavoro più complesso e costoso, penalizzando soprattutto coloro che operano in maniera trasparente e su larga scala.

Un altro tema di primaria importanza riguarda il controllo sul pagamento della monofase, che è stato eliminato con il nuovo regolamento. Prima, era obbligatorio presentare alla Motorizzazione Italiana il certificato che attestava il pagamento della monofase, un’imposta che veniva pagata immediatamente e costituiva una garanzia di trasparenza nelle transazioni. Con la sua abolizione, non è più necessario presentare tale certificato, aprendo potenzialmente la strada a comportamenti fraudolenti.

I rivenditori chiedono con insistenza che venga ripristinato l’obbligo di presentare il certificato di pagamento della monofase per tutte le vendite, per evitare che il settore venga compromesso e che aumentino i casi di frode.

Nonostante queste problematiche fossero già note da tempo, il governo di San Marino ha avviato il dialogo con le autorità italiane solo di recente, complice probabilmente le elezioni e la recente costituzione del nuovo governo. Questo ritardo, probabilmente più dovuto a chi nel precedente governo aveva questa responsabilità, è stato visto come una mancanza di attenzione nei confronti delle necessità del settore, che ora si trova a fronteggiare le conseguenze delle nuove regole senza un’adeguata preparazione. I rivenditori lamentano che, con un intervento più tempestivo, molte delle difficoltà attuali avrebbero potuto essere evitate.

Oltre a richiedere l’eliminazione della territorialità nei controlli e il ripristino del controllo sulla monofase, molti nel settore ritengono che sia necessario adottare misure più rigide per limitare la concessione di nuove licenze commerciali così diffuse nello scorso governo.

Il mercato della vendita di auto è particolarmente vulnerabile, e la diffusione incontrollata di licenze potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.

Limitare l’accesso al mercato a operatori affidabili e verificati potrebbe rappresentare una soluzione efficace per evitare frodi e garantire che il settore rimanga sano e competitivo.

Le sfide che il settore delle auto usate sta affrontando sono molteplici, e le autorità sammarinesi dovranno lavorare rapidamente per risolvere le criticità evidenziate dagli operatori.

Eliminare la territorialità nei controlli, reintrodurre il certificato di pagamento della monofase e adottare misure più restrittive per la concessione delle licenze sono alcune delle soluzioni suggerite per garantire che il mercato delle auto usate rimanga trasparente e competitivo.

Marco Severini – direttore GiornaleSM