Chi sono i veri terroristi?

I poteri forti Italiani hanno predisposto ed attuato sistematicamente una serie di iniziative volte a screditare a tutto campo l’immagine della Repubblica di San Marino che ha condotto il Paese sull’orlo del baratro, attacchi tanto mirati e studiati che raramente nella sua millenaria storia si sono visti, attacchi tanto duri da mettere in pericolo la sua stessa Sovranità.

Francamente non riesco a comprendere una simile ostilità, non riesco a trovare nessuna ragione plausibile. San Marino non è paragonabile ne all’Iran ne all’Afganistan, tantomeno all’Iraq, ha una potenzialità talmente limitata quanto il suo minuscolo territorio.
E allora cosa ha scatenato un simile accanimento?
La Repubblica di San Marino ha certamente sottovalutato le prime avvisaglie, i primi interventi della Magistratura Italiana, i primi segnali della campagna mediatica che poi doveva scatenarsi con tutta la sua forza dirompente.
Ritengo comunque che la Repubblica di San Marino si sia comportata in modo corretto, da buon vicino, senza cercare lo scontro, ma auspicando ed adoperandosi per giungere ad un confronto costruttivo che potesse permettere, anche con l’introduzione o l’adeguamento di regole condivise, il proseguo della convivenza e della collaborazione per entrambe le realtà.
Per dialogare però è necessario avere un interlocutore disponibile e l’Italia, consapevole della disparità di forze a disposizione, ha dimostrato che il dialogo non è nel suo interesse !!!
Purtroppo nessuno si è reso conto per tempo che lo Stato Italiano si era posto un obiettivo che non era quello del dialogo, ma bensì quello dello scontro e del possibile annientamento della Repubblica.
Nessuno si è reso conto solo perché, avvezzi a ragionare in termini di civiltà e lealtà, era impossibile pensare ad un comportamento dello Stato Italiano così fortemente scorretto e indegno, comportamento che era completamente sconosciuto ed inaspettato. Comportamento ignoto paragonabile solamente al modo ignobile con il quale certi paesi  ” gli americani li chiamerebbero paesi canaglia ” operano verso altri.
Continuo quindi a chiedermi: chi sono i veri terroristi?
Siamo forse tornati nel medioevo, dove se vi erano problemi li si sistemavano con la forza?
La diplomazia è forse sparita in Italia?
I Sammarinesi si devono rendere conto che l’Italia non è più un Paese amico, vista anche la campagna, attraverso la stampa nazionale, che ha inculcato nei cittadini italiani una immagine ingannevole, distorta e falsa della Repubblica di San Marino e dei Sammarinesi.
La Repubblica di San Marino subisce oggi un vero e proprio embargo che penalizza pesantemente ogni sua attività a partire dalla più piccola e insignificante con grave danno per la popolazione.
In questo momento troppi cittadini, e altri se ne aggiungeranno presto, stanno pagando un prezzo molto elevato perdendo il proprio lavoro (di impresa, autonomo o dipendente che sia) e senza avere alcuna certezza per il futuro. E non saranno i soli !!!
È quindi una strada obbligata quella di unire tutte le forze, le capacità e le competenze di Istituzioni, Partiti, Sindacati, Associazioni di categoria, Professionisti, Mezzi di Informazione, ecc.. per poter fronteggiare il “nemico”, mettendo da parte gli interessi personali, di partito, di categoria, di casta, e riuscire a salvare la Repubblica che i nostri avi hanno così ben conservato nei secoli.
È il momento di far sentire con forza e determinazione la voce dei Sammarinesi in tutti gli Organismi Internazionali di cui, a pieno titolo San Marino fa parte, è tempo che tutti conoscano quale è il comportamento di un Paese ex-amico, è tempo di interrompere, in tutti gli stessi Organismi, la collaborazione e l’appoggio delle scelte Italiane, con il proprio voto.
È il momento di instaurare, con Paesi diversi dall’Italia, seri rapporti di collaborazione e amicizia privilegiata, Cina, Usa, Brasile, Norvegia.
Non dimentichiamoci che fuori dai confini italiani San Marino è un paese semisconosciuto ma amato da chi lo conosce, mentre l’Italia è considerata la patria della mafia, dei governi che cadono, delle truffe e dell’evasione fiscale ( seconda al mondo solo dopo la Grecia ).
È il momento di mettersi in gioco tutti uniti, di guardare oltre l’Italia, oltre l’Europa. È il momento di stabilire rapporti costruttivi con tutti quei Paesi che fino ad oggi non attiravano l’interesse dei Sammarinesi, ma che possono generare grandi opportunità.
Saranno tempi bui, anni molto difficili, che richiederanno un notevole dispendio economico e di energie, ma perseguendo l’obiettivo con volontà, caparbietà e tenacia i risultati non mancheranno.

E.C.S.O.