Una critica pesante che lascia di stucco il Segretario agli Interni, Valeria Ciavatta, che definisce volgari ed offensive le espressioni usate dal sindacato e restituisce al mittente le accuse di inaffidabilità. “Si attribuiscono al Governo affermazioni e comportamenti inventati – dichiara – tanto che si stenta a credere che il comunicato provenga da organizzazioni sindacali riconosciute”. “Il Congresso di Stato – aggiunge – non toglie nulla a nessuno e non si ledono diritti, altrimenti la stessa CSU lo avrebbe fatto, firmando per ben 4 volte contratti senza la rivalutazione delle stesse indennità”. Gli stipendi sono aumentati coprendo l’inflazione e le indennità non vengono né tolte né decurtate. Rivalutarle costerebbe allo Stato circa 700 milioni di euro mentre nelle tasche dei dipendenti entrerebbero 2 euro per chi ha buoni stipendi e 30 per chi ha stipendi super. “Le accuse di inaffidabilità – dichiara Valeria Ciavatta – sono respinte al mittente”. Il Segretario richiama i sindacati ad un maggiore senso di responsabilità proprio per evitare buchi di bilancio. “Il resto – conclude – non merita né risposta né commento…chi ha più testa l’adoperi”.
fonte rtv san marino