Colpo all’Ikea. Dopo l’esplosione i malviventi fuggono a mani vuote

Una banda di malviventi con la passione per i mobili svedesi. L’ipotesi della Questura dopo il fallito colpo della notte all’Ikea di Rimini è che a copire siano gli stessi che negli ultimi mesi avevano preso di mira il colosso svedese del mobile in altre due città d’Italia.

Simile infatti la dinamica: la banda ha oscurato con del nastro adesivo le telecamere di sorveglianza, ha scardinato con alcuni strumenti la porta e si è concentrata sul tubo di plastica utilizzato per la posta pneumatica che porta il denaro dalle casse al caveau. Una volta praticato un piccolo foro i malviventi hanno saturato il tubo di gas fino a far esplodere la stanza contenente la cassaforte. Cassaforte che però ha retto all’impatto. L’esplosivo ha causato alcuni danni, tanto che i Vigili del Fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza alcune parti pericolanti dei muri, ma non sono stati segnalati problemi strutturali. La polizia, che si occupa delle indagini, sta verificando se l’allarme del negozio fosse disattivato o invece siano stati i malviventi a manometterlo. Ancora non si sa quanto denaro contenesse la cassaforte: sono infatti attesi i tecnici chiamati per sbloccare la porta sigillatasi dopo il tentato furto. Da un caseggiato vicino sono stati portati via alcuni paletti in legno. Secondo la polizia sarebbero serviti ai rapinatori per bloccare le porte ed agire indisturbati.

 

fonte: newsrimini.it

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