Comunicato del Segretario agli Interni, Valeria Ciavatta

Nemmeno a farlo apposta ci è arrivato il comunicato di un altro Ciavatta che parla proprio del voto di scambio. Questa volta è il Segretario di Stato Valeria Ciavatta.

 “Siamo tutti tenuti all’osservanza di tale norma, ogni elettore e prima di tutto le Autorità dello Stato ed anzi c’è il dovere di vigilare, prevenire e contrastare le violazioni a garanzia dei diritti e del sistema democratico”. Ciò spetta in primo luogo a chi ha la responsabilità del corretto svolgimento delle elezioni, alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, sotto lo sguardo vigile della Reggenza nella sua veste di supremo garante delle istituzioni. Ma anche il Governo nella sua funzione collegiale e cioè nell’adozione degli atti di sua competenza, non deve assumere decisioni che possano destare il sospetto della “ricerca di voti”. A tale principio si deve ispirare anche l’operato di ogni singolo Segretario di Stato per quanto di specifica competenza, così come l’attività dei Partiti, di ogni singolo candidato e di tutti gli organi dello Stato, sia in territorio che all’estero.

L’art. 394 C.p. infatti prevede una  pena aggravata se il reato è commesso da chi ricopre incarichi pubblici. I comportamenti volti ad acquisire illecitamente i voti dei cittadini costituiscono reato dal 1974. Successivamente, nel 1997, fra le condotte illecite sono stati inseriti i rimborsi e le sovvenzioni per le spese di viaggio o di soggiorno. Infine, la riforma del 2007 ha introdotto l’esenzione di pena per l’elettore, che avendo accettato “l’utilità non dovuta” renda “confessione spontanea ed utile” e cioè contribuisca all’accertamento dei fatti.

 

Ufficio Stampa del Congresso di Stato

Comunicato Stampa

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