Abbiamo letto lo scambio di dichiarazioni fra il Sindaco di Forlì e quello di Rimini, esito di dinamiche che rischiano di riportare in primo piano campanilismi evidentemente insuperabili, proprio mentre la Romagna avrebbe bisogno di tutt’altro: visione comune, cooperazione e capacità di fare squadra.
Non è nostra abitudine intervenire nelle polemiche tra amministratori o in dinamiche politiche di parte. Questa volta sentiamo il dovere di esprimere sostegno al Sindaco di Rimini, che ha posto una questione concreta e non più rinviabile: una strategia regionale seria, coordinata ed efficace sulla gestione degli scali aeroportuali.
E servirebbe fosse applicata anche ad altre infrastrutture.
Cogliamo anche il richiamo a guardare alla realtà con responsabilità. Rimini non chiede privilegi, ma il riconoscimento per il ruolo che riveste: è tra le prime mete congressuali in Italia, sede di fiere internazionali, capitale del turismo e polo attrattivo di eventi che portano sul territorio centinaia di migliaia di persone ogni anno. È evidente che ci sia una necessità logistica reale, non un capriccio, e al tempo stesso una potenzialità strategica che deve essere valorizzata.
Serve una governance pubblica che metta a sistema le infrastrutture in modo complementare, superando logiche autoreferenziali e campanilistiche che il tempo ha già dimostrato inefficaci e regolarmente penalizzanti per la Romagna.
Rimini e Forlì hanno bisogno di rafforzare gli aeroporti con pragmatismo, collaborazione pubblico-privata e spirito costruttivo, con uno sguardo autonomo ma orientato al bene comune.
Infine, un appello al senso di responsabilità: la credibilità delle istituzioni e la partecipazione dei cittadini si alimentano con scelte e parole che uniscono. È il momento di alzare lo sguardo, non la voce.
CONFARTIGIANATO IMPRESE RIMINI