I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rimini hanno intensificato le verifiche nei settori dei pubblici esercizi, concentrandosi sulla regolarità occupazionale e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel recente periodo, sono stati controllati complessivamente 18 attività tra Bellaria – Igea Marina, Rimini, Morciano di Romagna e Riccione, tutte risultate non conformi alle normative vigenti.
Le ispezioni hanno evidenziato molte violazioni, tra cui impiego di lavoratori in nero e pagamenti non tracciabili, che evitano il versamento dei contributi previdenziali, oltre a irregolarità relative all’orario di lavoro e ai periodi di riposo settimanali. Per otto aziende sono state adottate misure di sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale.
Tra le strutture interessate, alcune sono state temporaneamente chiuse: tre strutture ricettive a Bellaria – Igea Marina, gestite da imprenditori stranieri, sono state sospese per aver impiegato lavoratori in nero, carenze nella formazione sulla sicurezza e installazioni abusive di impianti di videosorveglianza. A Riccione, sono stati sospesi un’attività ricreativa e tre aziende edili, tutte coinvolte nell’impiego di lavoratori irregolari, pagamenti in contanti, mancanza di documentazione sicurezza e assenza di dispositivi di protezione nei cantieri. A Rimini, un centro di attività ricreative è stato temporaneamente chiuso per aver impiegato lavoratori senza formazione, con pagamenti in contanti e superamento delle ore settimanali consentite, oltre a carenze nelle misure di sicurezza.
Le sanzioni amministrative complessivamente raggiungono oltre 150.000 euro, a conferma dell’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare irregolarità e pratiche illecite nel settore del lavoro e dell’accoglienza.