CONVEGNO OSLA “IL VALORE DEL RIFIUTO”

Dopo un percorso di analisi dei dati sul sistema di gestione dei rifiuti nella Repubblica di San Marino, attraverso anche l’importante contributo dei dati statistici forniti dall’Azienda dei Servizi AASS, dopo una fase progettuale che si è avviata da tempo all’interno di OSLA con due imprese Associate: La Splendor e Beccari S.r.l., OSLA ha organizzato questo evento per presentare il dimensionamento di un impianto di separazione dei rifiuti per la Repubblica di San Marino. Si ringrazia quindi per il contributo tecnico e accademico nella realizzazione del progetto, il Prof. Giulio Ferrari, che ha illustrato le valutazioni oggetto del dimensionamento di questo impianto. Ringraziamenti: Segretario di Stato per l’Industria Marco Arzilli, Segretario di Stato per il Territorio Giancarlo Venturini, Segretario di Stato per il Turismo e l’AASS Fabio Berardi, Presidente Associazione Micologica Raniero Forcellini; Presidente coordinamento Agenda 21 Emanuele Guidi. Non si è parlato di inceneritore, ne di gassificatore, ma di un impianto di sola separazione dei rifiuti, che si configura come scelta strategica di autonomia per la Repubblica di San Marino sul fronte della gestione dei rifiuti, ed è proprio dal titolo che possiamo trarre una prima considerazione su come il rifiuto, una volta separato diventa materia prima, che ha una quotazione e che rappresenta un derivato di una Comunità, che sottolinea di certo una più marcata civiltà rispetto al conferimento dello stesso rifiuto in discarica e senza averlo separato nei suoi materiali principali.
Il titolo assume quindi una prima valenza culturale e che concretizza un’autonomia per la Repubblica di San Marino nella gestione del rifiuto, che vedrebbe in un impianto di separazione, il conferimento da parte di tutte le sorgenti di rifiuto come la cittadinanza, ma soprattutto le imprese, tale da ridurre a monte i costi del trasporto del rifiuto, che da indifferenziato diventa differenziato e ancor più che ne acquisisce valore, un valore intrinseco come materia prima secondaria. I dati del Servizio Igiene Urbana indicano quanto sia fondamentale perfezionare un intervento per captare i flussi differenziati di tutti i materiali, che attualmente confluiscono ancora e purtroppo direttamente allo smaltimento, inclusi quei materiali generati soprattutto dai settori produttivi. L’indice dell’attività di raccolta differenziata pari al 19,76% del 2008 conferma una sensibilità da parte dell’utenza cittadina e in miglioramento progressivo nella differenziazione del rifiuto, restando invece più frammentata e dispersa la differenziazione, che dovrebbe derivare internamente dalle attività produttive.
Il modello di intervento che non è ancora stato possibile attuare, adottando un diverso metodo di intercettazione dei flussi di rifiuto prodotti dalle aziende private, deve diventare uno strumento di recupero della spesa e di controllo della qualità del rifiuto da recuperare e da smaltire se necessario. Risulta quindi necessario individuare soluzioni più efficaci per la riduzione dei costi, che si attua solo e sempre con la riduzione dei rifiuti da destinare agli impianti di smaltimento, come obiettivo interno e per ottemperare alle normative alle quali siamo assogettati, che fissano valori di recupero molto impegnativi e che impongono l’attivazione di sistemi, come quello presentato, per uniformarsi alle normative e alle Direttive Europee, per incrementare sensibilmente il rendimento della raccolta differenziata.
Quindi la necessità di un impianto di separazione dei rifiuti, che permetta una valorizzazione del rifiuto interna a San Marino, prima del conferimento in discarica, è quanto mai irrinunciabile. Ricordiamo gli effetti di disagio che si sono originati in passato a causa del blocco delle spedizioni transfrontaliere e che vedono il rischio derivante dallo stoccaggio di quantità oltre misura di rifiuti anche pericolosi in condizioni critiche con il rischio di generare disservizi all’utenza. Consociamo tutti quali siano i costi relativi alla gestione dei rifiuti e quanto questi impattano nei bilanci aziendali, occorre minimizzare i rifiuti, prepararli al loro riutilizzo, riciclarli e solo in quantità residuale smaltirli. Le disposizioni per la gestione dei rifiuti nella Repubblica di San Marino sono disciplinate dal Decreto delegato n. 147 del 28 novembre 2008 per quanto riguarda i rifiuti speciali e dal Decreto delegato n. 23 del 4 marzo 2009.