Coriano. Esplosioni all’inceneritore, s’indaga per lesioni colpose. Resta grave uno dei tre feriti

La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo di indagine per identificare gli autori dell’esplosione avvenuta ieri presso l’inceneritore di Coriano, vicino Riccione.

Per quanto riguarda le condizioni dei feriti, non ci sono aggiornamenti significativi rispetto a ieri. I due feriti trasportati negli ospedali di Rimini sono stati dimessi.

L’operaio trasferito a Rimini, in condizioni di gravità moderata, è rimasto sotto osservazione breve intensiva al Pronto Soccorso per 12 ore, ma non si sono verificate complicazioni e quindi è stato dimesso stamattina alle 6. Il dipendente trasportato a Riccione, con una lieve ustione al viso, è stato dimesso ieri sera con una prognosi di 7 giorni.

Le condizioni del 28enne ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Bufalini restano gravi.

Secondo le indagini condotte dai Carabinieri, dai Vigili del Fuoco e dall’Ispettorato del Lavoro, coordinate dalla Procura di Rimini, l’ipotesi che prende sempre più piede è che le due esplosioni non siano state causate da un errato smaltimento dei rifiuti, come si era inizialmente supposto. Potrebbe invece essere stato un errore umano correlato ai lavori di manutenzione svolti presso l’inceneritore, affidati da Hera a un’azienda esterna.

I tecnici di Arpae sono intervenuti per verificare la situazione e dai controlli sulle emissioni dell’impianto, dotato di un sistema di monitoraggio, non sono state riscontrate anomalie nelle emissioni, che sono sempre state nei parametri e limiti di legge. Si possono quindi escludere effetti ambientali causati dall’incendio, che è stato rapidamente controllato in quanto ha coinvolto una quantità limitata di rifiuti.