Riceviamo e pubblichiamo
Buon giorno Direttore, le sto scrivendo con le lacrime agli occhi…stiamo aspettando da un momento all’altro la telefonata di qualcuno che ci comunichi che xxx, residente da un po’ di tempo al Colore del grano, non ce l’ha fatta! Io mi attacco ancora nell’ultima briciola di speranza! Siamo stati avvisati ieri che era stato trasferito in ospedale perché non riuscivano a svegliarlo.
Era 3 giorni che era sfebbrato. Quindi speravamo che il peggio fosse passato. Lui era tra i 9 postivi. Cosa che ci hanno comunicato lunedì 9 marzo e i tamponi sono stati fatti il sabato 7, senza avvisarci del sospetto che, secondo me avevano da giorni.
Ora mi chiedo…non siamo stati contattati sempre dalla psicologa che c’è in struttura. La direttrice non si è fatta mai sentire, se non quando l’abbiamo chiamata al cellulare, datoci dalla protezione civile, per sapere le condizioni di xxxx.
Io spero fino alla fine che non succeda niente!
Ma abbiamo il diritto di sapere la verità su chi o come è arrivato il virus a loro!
È perché è stata gestita la cosa in modo poco chiaro.
Ho visto l’Associazione Sport Speciali dare l’addio alla Pierette, ma non ho visto nessun comunicato della direzione per condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari che erano residenti lì.
Scusi lo sfogo , ma non riesco a darmi pace!
Un lettore