
(ANSA) – BOLOGNA, 10 NOV – San Marino non arretra: la
Repubblica del Titano lascerà aperti i locali anche dopo le 18.
È la sintesi, secondo quanto riporta il Resto del Carlino, di un
incontro avvenuto ieri nel tardo pomeriggio in prefettura a
Rimini cui hanno partecipato i segretari di Stato di San Marino
di Sanità ed Esteri, nonché il presidente della provincia di
Rimini, Riziero Santi, e il sindaco della città romagnola,
Andrea Gnassi, più rappresentanti dell’Ausl Romagna e delle
forze dell’ordine.
Focus del confronto la “migrazione” dei riminesi che
continuano a salire sul Titano, per affollare bar e ristoranti
che nella città romagnola trovano chiusi. Un avanti e indietro
che ha già innescato polemiche nei giorni scorsi, un paradosso
rimbalzato dalla stampa italiana a quella straniera, come il New
York Times. A San Marino anche i centri commerciali sono aperti
mentre in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi devono
chiudere.
I rappresentanti del Governo sammarinese hanno spiegato le
azioni adottate in Repubblica per il mantenimento della
diffusione del coronavirus e hanno motivato la scelta di
continuare a tenere aperti i locali anche dopo le 18
considerando che non ci sono situazioni di assembramento grazie
alla possibilità di controlli capillari per il rispetto delle
regole. La Repubblica è piccola – questo è stato il ragionamento
– ed è quindi più facile effettuare controlli serrati.
Intanto per domani mattina è prevista una conferenza stampa
dell’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino per un
aggiornamento sull’epidemia nella Repubblica. (ANSA).
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