Crevalcore, rapinano un 85enne in casa minacciandolo con forbici e coltello: arrestati tre giovani

«Fuori i soldi o ti buchiamo!». È con queste parole che, secondo le ricostruzioni, tre giovani – due dei quali appena ventenni – hanno terrorizzato un anziano di 85 anni durante una violenta rapina in casa. Oggi, grazie alle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Giovanni in Persiceto, i presunti autori del colpo sono stati identificati e raggiunti da misure cautelari in carcere.

I fatti risalgono al 24 febbraio scorso, attorno alle 13:10, quando l’anziano contattò il 112 in preda al panico, riferendo di essere stato aggredito nella propria abitazione. Secondo quanto riportato ai militari, due individui si sarebbero introdotti nell’appartamento passando da un balcone posto a bassa altezza. Una volta all’interno, uno dei due – quello che appariva come il leader del gruppo – avrebbe impugnato un paio di forbici, mentre il complice sarebbe stato armato di coltello.

Sotto minaccia, l’uomo non ha potuto far altro che cedere ai rapinatori. A vigilare sull’ingresso, impedendogli la fuga, c’era un terzo complice, descritto come più giovane, che svolgeva il ruolo di palo. Il bottino: 400 euro in contanti, due orologi da polso (di cui uno guasto) e le chiavi dell’automobile dell’anziano.

L’azione dei tre si è conclusa con una fuga fulminea, ma non abbastanza da evitare l’identificazione. Fondamentale, oltre alla testimonianza della vittima, anche l’insieme di riscontri raccolti sulla scena del crimine, che hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire dinamiche e responsabilità.

I presunti autori – un ventenne e un diciassettenne di origine marocchina e un ventottenne nato a Bologna – sono stati iscritti nel registro degli indagati. Le rispettive Procure, quella ordinaria per i due maggiorenni e quella per i Minorenni per il terzo, hanno avanzato richiesta di misura cautelare. Richiesta accolta dai Giudici per le Indagini Preliminari, che hanno ordinato per tutti e tre la custodia cautelare in carcere.

Una vicenda che riaccende l’attenzione sulla sicurezza degli anziani nelle loro abitazioni e sull’allarmante coinvolgimento di soggetti giovanissimi in episodi di violenza urbana sempre più efferata.