Crisi, l’ottimismo di Emma Marcegaglia “Da luglio un’inversione di tendenza”

Il presidente degli industriali a Cremona: “L’impressione è che il peggio l’abbiamo visto, il problema è capire in quanto tempo torneremo a crescere”. E ipotizza segnali positivi a partire dall’estate

Cremona, 20 aprile 2009 – La crisi economica è “forse arrivata al fondo” e da luglio “potrebbe esserci qualche inversione di tendenza”. Lo ha affermato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenendo oggi a Cremona all’assemblea degli industriali della provincia. “Si notano alcuni segnali ancora deboli in base a cui la continua caduta degli ordinativi e di fatturato si è arrestata – ha detto – forse siamo arrivati al fondo. L’impressione è che il peggio l’abbiamo visto, il problema è capire in quanto tempo torneremo a crescere. Probabilmente avremo davanti ancora qualche mese difficile, il nostro Centro studi dice che da luglio ci può essere una qualche inversione di tendenza”.

 

La Marcegaglia ha dato atto al Governo e alle istituzioni internazionali che la crisi “è stata gestita complessivamente bene, con tempestività, dando l’impressione alla gente che c’era volontà di governarla”.

 

Poi, intervenendo in merito alla proposta di una moratoria sui licenziamenti avanzata dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha detto che ‘’gli imprenditori italiani stanno dimostrando nei fatti che vogliono stare vicini ai propri lavoratori’’ tanto che ‘’i licenziamenti in Italia sono molto pochi’’. ’’Noi – ha spiegato ha spiegato il presidente di Confindustria – non vogliamo nessuna legge, nessuna rigidità. Non è nella logica che serve in questo momento’’. In tal senso per la Marcegaglia ‘’è importante, in questo momento, che ci sia il supporto della cassa integrazione ordinaria e in deroga per far sì che le imprese che hanno cali di fatturati non siano nelle condizioni ma possano mantenere le persone al lavoro’’.


Il presidente di Confindustria
avanza infine una richiesta: “Per uscire dalla crisi si dovrà capitalizzare maggiormente le nostre aziende – ha detto – ci sono troppe piccole imprese con capitali esigui che non riusciranno più a stare sul mercato. Gli imprenditori dovranno essere i primi a credere nelle proprie imprese e a metterci i soldi. Ci aspettiamo però anche un segnale forte da parte del governo per premiare chi capitalizza di più le imprese e chi decide di tenere gli utili in azienda, con sgravi fiscali per le imprese che aumentano i mezzi propri”. Nella fase di uscita dalla crisi Marcegaglia prevede inoltre una grande riorganizzazione del sistema imprenditoriale: “Ci sarà un meccanismo di fusioni e acquisizioni, i più forti compreranno i più deboli, è fondamentale andare in questa direzione