Lunedì pomeriggio, in un elegante albergo di Marina Centro, la scena si è trasformata da routine di reception a episodio di violenza. Un uomo di 43 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha rifiutato di lasciare la camera alla scadenza del soggiorno e, all’arrivo della polizia, ha aggredito gli agenti intervenuti, provocando il ferimento di entrambi.
Era stata la receptionist, per la terza volta nello stesso giorno, a chiedere aiuto. Già al mattino il cliente aveva fatto resistenza alle richieste della struttura, salvo allontanarsi prima dell’arrivo della squadra; nel pomeriggio, tuttavia, il copione si è ripetuto con esiti molto più gravi.
L’uomo, inizialmente, ha mostrato collaborazione esibendo un documento rivelatosi poi non valido. Ma quando i poliziotti hanno cercato di condurlo verso la volante per accompagnarlo in Questura, ha improvvisamente tentato la fuga e, una volta raggiunto, ha reagito con una colluttazione violenta. Secondo quanto ricostruito, si è scagliato contro gli agenti afferrando uno dei cinturoni, facendo cadere lo spray al peperoncino in dotazione. Nella mischia entrambi i poliziotti sono finiti a terra riportando lesioni: sei giorni di prognosi per uno, sette per l’altra, colpita a un polso.
Il 43enne è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Ieri si è presentato in aula per la direttissima, difeso dall’avvocato Corrado Viazzo del foro di Varese (sostituito in aula dalla legale riminese Alice Garavalli). Davanti al giudice Alessandro Capodimonte, l’uomo si è scusato per la condotta violenta. Dopo aver convalidato l’arresto, il magistrato ha disposto per lui l’obbligo di firma quotidiano alla caserma dei carabinieri del suo comune di residenza, nel Varesotto. La Procura aveva chiesto una misura più severa, ovvero il divieto di dimora in provincia di Rimini.
Dal lusso di una hall al caos di una colluttazione, l’episodio ha lasciato feriti due agenti e acceso l’attenzione sul difficile fronte della sicurezza quotidiana, anche nei contesti più insospettabili.