CSDL: “Mentre il paese muore, il Governo continua ad essere un fantasma”

Il nuovo Segretario per il Lavoro ha affermato che la tassa ai frontalieri è una misura iniqua. La Confederazione intende chiedere un incontro per chiedere al Segretario Mussoni come vuole tradurre nel concreto questa affermazione

 Non c’è nessuna iniziativa della classe politica idonea far fronte alla straordinarietà della crisi e per affrontare le tre priorità del paese: la sigla degli accordi con l’Italia, il progetto di rilancio economico, l’ingresso in Europa. Dunque, mentre il paese sta morendo, il Governo continua ad essere un fantasma.

È paradossale e emblematico dell’inerzia dell’Esecutivo, il fatto che – per sapere ufficialmente cosa manca per firmare gli accordi con l’Italia – c’è stato bisogno della risposta del Ministero italiano dell’Economia all’interrogazione di una parlamentare di opposizione (on.le Elisa Marchioni). Una risposta – che ha confermato l’assenza di trasparenza del nostro sistema – a cui l’Esecutivo, e in particolare la Segreteria Esteri, hanno risposto solo con una serie di affannose giustificazioni e di timide proteste, ma senza, ancora una volta, mettere in campo nessuna iniziativa. E intanto il paese continua ad affondare… Così come per avere coscienza delle infiltrazioni malavitose in territorio, c’è stato bisogno dell’allarme lanciato dalle forze dell’ordine italiane. A San Marino, dunque, nulla si muove dall’interno. Tutto viene da fuori confine. Anche le indagini della magistratura che interessano realtà sammarinesi, vengono da fuori. Sono particolarmente amare le considerazioni del Consiglio Direttivo CSdL, riunitosi nella mattinata di oggi, che oltre ad esaminare con estrema preoccupazione il quadro generale della situazione sammarinese, si è soffermato su alcune tematiche specifiche.

Rinnovi contrattuali: Sul fronte dei contratti, scaduti in tutti i settori, dopo l’invio delle diverse piattaforme sindacali, nessuna trattativa è aperta. Le associazioni di categoria non hanno risposto, tranne l’OSLA e l’USOT, che – per il contratto del settore turistico – hanno inviato proposte contrattuali a dir poco provocatorie: a fronte di nessun aumento contrattuale, vogliono riportare l’orario di lavoro a 48 ore settimanali. Un ritorno indietro di almeno un secolo! È la chiara dimostrazione che i datori di lavoro, da interlocutori, intendono tornare a vestire i panni dei “padroni”!

Ingresso in Europa: La Confederazione del Lavoro ha appoggiato con convinzione il referendum per l’ingresso nell’Unione Europea, in quanto rappresenta una prospettiva di crescita indispensabile per il paese. Ma l’”iniziativa” del Governo, che si limita a perseguire una maggiore integrazione con l’Europa, non ha nulla a che vedere con la richiesta di adesione alla UE, e quindi a nostro avviso non coglie l’essenza del quesito referendario. Le istituzioni, per giustificare l’annullamento del referendum, devono necessariamente garantire che il percorso di ingresso in Europa venga avviato al più presto.

 Tassa Frontalieri – La CSdL ha preso atto delle dichiarazioni del nuovo Segretario per il Lavoro, che all’indomani del suo insediamento ha affermato che la tassa ai frontalieri è una misura iniqua. La Confederazione intende chiedere un incontro con il Segretario Mussoni, oltre che per allacciare i rapporti, per chiedere come intende tradurre nel concreto questa sua affermazione, per arrivare nel più breve tempo possibile alla cancellazione di questa tassa “etnica”.

Riforma Pensioni e fiscale – Prosegue nella CSU il lavoro di analisi e di proposta sulla riforma delle pensioni e sulla riforma tributaria. Su quest’ultima, a seguito del lavoro del gruppo unitario, è emerso che il peso del fisco è ancora più sbilanciato sui lavoratori dipendenti di quanto si pensasse (si vedano i dati diffusi dalla CSU nei giorni scorsi). Tale lavoro servirà a delineare proposte concrete per costruire una riforma fiscale che dovrà partire dall’accertamento reale di tutti i redditi e patrimoni, e ridistribuire in modo più giusto ed equo il peso del prelievo fiscale.

Mobilitazione e prossime iniziative. Nell’ambito delle iniziative per il primo maggio, la CSU si accinge ad organizzare due importanti conferenze pubbliche, di grande interesse per l’intero paese; una sull’Europa e una sui temi economici e dei rapporti con l’Italia, con l’obiettivo di mettere a confronto, oltre che esponenti del mondo politico e imprenditoriale sammarinese, anche rappresentanti delle istituzioni italiane. Sul piano generale, su tutte le tematiche aperte, rimane confermata la mobilitazione, che in questa fase si sta concretizzando con il ciclo di assemblee con i lavoratori di tutti i settori, che continua anche nelle prossime settimane.

CSdL