CSU CONTRO L’USL: “Non è con i blitz che si acquisiscono i diritti sindacali!”

A proposito della nota scomposta e delirante diramata oggi dalla USL, la CSU chiarisce – in relazione all´assemblea citata – che in realtà si è trattato di un tentativo di blitz messo in atto da questa sigla sindacale, la quale ha indebitamente tentato di appropriarsi di un diritto sindacale, come quello delle assemblee retribuite, conquistato contrattualmente nei decenni scorsi a seguito di lunghe lotte di CSdL e CDLS, sostenute dalla mobilitazione dei lavoratori.

Nello specifico, il contratto collettivo di lavoro dell´industria recita testualmente: “Le aziende consentiranno alle Organizzazioni Sindacali firmatarie di effettuare riunioni all´interno dello stabilimento.” Per la precisione, si tratta di 10 ore annuali di permessi da utilizzare per assemblee sindacali retribuite indette da CSdL e CDLS, firmatarie dello stesso contratto di lavoro. Pertanto, è elementare che la USL, non avendo firmato il contratto dell´industria, non ha il diritto di indire assemblee sindacali retribuite.

E quindi, per quanto di nostra competenza, come CSdL e CDLS ci siamo limitati a far rilevare – con una comunicazione inviata alla direzione aziendale della Robopac, al Consiglio di Fabbrica, ai lavoratori dell´azienda, all´ANIS e alla stessa USL – che, stante quanto sopra riportato, la USL non può utilizzare il monte ore conquistato da CSdL e CDLS.

In conclusione, a proposito del termine dispregiativo “vecchio” affibbiato alle organizzazioni che compongono la CSU, ci limitiamo per ora ad osservare che CSdL e CDLS fanno parte della storia democratica e delle conquiste sociali di questo paese, mentre sappiamo con altrettanta certezza che il cosiddetto “nuovo” è relativo ad una pseudo organizzazione “domestica” creata da alcuni settori della politica nostrana e per iniziativa di un´organizzazione esterna per dividere e indebolire il movimento sindacale.

I risultati conseguiti su tutti i fronti dalle due organizzazioni sindacali sammarinesi storiche, sono sotto gli occhi di tutti. Il cosiddetto “nuovo” deve ancora dimostrare di essere capace di conquistare diritti più avanzati per i lavoratori, i pensionati e l´intero paese.

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