Si legge da il Resto del Carlino un interessante dato: sembra che nella provincia di Rimini più del 40% dei dipendenti pubblici guarisca solo a sentire il nome ”Brunetta”. Non sono certo degli attempati donnaioli e il nome brunetta non sta ad indicare la solita bellissima velina; ma è il cognome del Ministro Berlusconiano che sta rimettento a posto la PA italiana. Sarebbe da intervistare i sindacalisti nostrani per farsi un idea di come la pensano…Un (e non una) Brunetta sarebbe necessario nella nostra PA; che vergognamoci succhia allo stato più dell’87% delle sue risorse per pagare i dipendenti, dove per richiedere un documento ci si deve presentare ancora allo sportello, pagare i bolli, leccarli e magari attendere anche mezzora (ovvio non in tutti)…ed è successo. Ne abbiamo le prove!
Divertitevi a leggere un estratto dell’articolo tratto dal Resto del Carlino, esilarante, che parla della ”Cura Brunetta”.
La «cura brunetta» fa guarire in Emilia Romagna 4 dipendenti pubblici su 10. Fa eccezione il Comune di Rimini, dove fa i tagli sul rimborso-malattie del governo Berlusconi spaventano solo 1 dipendente su 10: solo -12% di variazione di giorni d’assenza per malattia tra settembre 2007 e settembre 2008, tra i suoi 1.125 lavoratori. Un’anomalia palese: il resto dei capoluoghi regionali viaggia dal -40 al -50%. Sempre a Rimini, la Provincia registra un -43,1%! Sono i dati emersi dal questionario che il ministero ha inviato ai travet del Belpaese. Perché questa differenza? “Fondamentalmente il recupero di presenze l’abbiamo effettuato ben prima dei provvedimenti di Brunetta — spiega l’allora assessore al Personale, Stefano Vitali (poi ha cambiato deleghe), del Pd — Noi, attraverso il cosiddetto scorrimento orizzontale, cioè premi di produttività, scatti, incentivi legati alla presenza e così via, abbiamo ottenuto buoni risultati”. Una diminuzione delle giornate di malattia di circa il 25% il Comune l’ha registrato tra 2006 e 2007. “Con le regole che ci sono — chiosa Vitali — non c’è altra possibilità che la politica di incentivo e disincentivo. Comunque a Rimini c’è grossa conflittualità sociale, ci sono tanti sportelli front office, per cui defilarsi è davvero difficile”. Diversa l’interpretazione dell’assessore odierno al Personale, Vittorio Buldrini, di Rifondazione: “Con Brunetta in pratica non ti pagano la malattia, 10 giorni possono costarti fino 110 euro. Prima la pagavano. In pratica, se non stai malissimo, vieni a lavorare ugualmente, perché lo stipendio serve intero a tutti”.
….Sarà ma perchè Buldrini e Vitali non parlano che invece prima non c’era mai nessuno?