Da Cavani a Hoffman, tributo a Giancarlo Giannini

La prima volta “che mi sono dovuto doppiare mi sono reso conto di quanto fosse difficile. Giancarlo, tu doppiandomi hai migliorato ogni mia perfpomance nelle intenzioni e nello spessore. Spero che un giorno, mi permetterai di doppiare te”. Lo dice Dustin Hoffman, nel videomessaggio per Giancarlo Giannini, protagonista di una celebrazione al Ministero della Cultura, pochi giorni dopo aver ottenuto la stella sulla Hollywood Walk of fame a Los Angeles. Tra i colleghi e amici arrivati per rendergli omaggio, Liliana Cavani (al centro di un’analoga cerimona al Mic per i suoi 90 anni) Michele Placido, Sergio Castellitto, Pietro Valsecchi, e i videomessaggi, raccolti dalla rassegna Filming Italy – L.A di divi come Michael Douglas, Danny Huston, Jim Belushi, Don Johnson. “Giannini è l’attore che ha rappresentato al meglio l’italiano, non quello dimesso carico di luoghi comuni. Lui ha interpretato un uomo che definirei rinascimentale, il meglio del nostro Paese nel mondo” dice il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che interviene anche quando Giannini, rispondendo all’amico Sergio Castellitto sul perché non insegni recitazione al centro Sperimentale, spiega: “Mi hanno cacciato”. Dopo essere stato “per 20 anni nel cda, insegnando anche come tutor di recitazione, qualche mese fa ho ricevuto una telefonata da una persona che non nomino. Mi ha detto che non c’ero più e che avevano dovuto prendere due donne. Francamente mi aspettavo dopo 20 anni almeno un biglietto di ringraziamento, non che me lo comunicassero così”. Sangiuliano precisa che la decisione è stata presa “quando c’era un altro ministro”, ma “appena toccherà a me decidere, farò tornare Giannini al Centro sperimentale”. Al Csc, aggiunge l’attore “non insegnavo solo a recitare ma la gioia di vivere. L’importanza di mettere a frutto la fantasia. La vera scoperta nel lavoro con un regista è capire chi sei tu”. “Giancarlo è un attore che è riuscito fare comico e tragico con uguale intensità e bravura – sottolinea Liliana Cavani -. Pensavo con dispiacere che non l’ho mai avuto in un mio film”. Michel Douglas, in video, dice di essere fan di Giannini, “dai film di Lina Wertmuller, sono onorato tu mi abbia doppiato e molto felice della stella per te sulla Hollywood Walk of Fame, un onore che meriti”. Ora “aspettiamo che si accorga di Giannini anche la Biennale di Venezia – dice Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, organizzatore delle cerimonia al Mic (fra le prossime una per Anthony Hopkins, ndr) -. C’è sempre un Leone che l’aspetta”.


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