Storia di una passione politica, torna il libro di Tina Anselmi

Torna in libreria il 24 marzo, in una nuova veste grafica e in vista della fiction Rai dedicata alla prima donna ministro della Repubblica italiana, ‘Storia di una passione politica’ di Tina Anselmi con Anna Vinci e la prefazione di Dacia Maraini, pubblicato da Chiarelettere.
    E’ “un ritratto di Tina Anselmi a tutto tondo, che emerge dalle sue stesse parole, raccolte da Anna Vinci con un lavoro fatto con cura, delicatezza e amore, e durato anni” come scrive Maraini. La fiction, ‘Tina Anselmi.
    Una vita per la democrazia’ con Sarah Felberbaum, in onda su Rai1 e Raiplay in prima serata il 25 aprile 2023, è tratta da ‘Storia di una passione politica’ e da ‘La P2 nei diari di Tina Anselmi’ di Anna Vinci, uscito per Chiarelettere nel 2011.
    Pubblicato in prima edizione nel 2006 da Sperling&Kupfer, in ‘Storia di una passione politica’ Tina Anselmi, morta l’1 novembre 2016, ripercorre con Anna Vinci, sua amica e biografa, la sua vita. “Fu impossibile non schierarsi” racconta Anselmi a proposito della sua scelta nel settembre 1943, quando appena diciassettenne, nella marca trevigiana, aderì alla lotta partigiana. Da allora l’impegno politico non l’ha mai abbandonata. Dalla campagna per il diritto al voto femminile, a quelle sindacali nelle fabbriche, all’instancabile e appassionata militanza che la vedrà battersi per il referendum a favore della Repubblica, il suo impegno in difesa della democrazia e delle donne è sempre continuato.
    Entrata in Parlamento nel 1968, nel 1976 è stata la prima donna ministro nella storia repubblicana, nominata al dicastero del Lavoro e poi alla Sanità durante i tragici giorni del rapimento Moro. Infine presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2 di Licio Gelli, non si è mai tirata indietro di fronte a interferenze o minacce.
    “Vorrei che voi sfogliaste insieme a me l’album di ricordi, con i volti dei miei tanti compagni e compagne di grandi e piccole battaglie” diceva Tina Anselmi.
    Battaglia dopo battaglia, attraverso le sue parole, raccolte in anni di amicizia da Anna Vinci, emerge il ritratto di una donna che ha fronteggiato l’oppressione, la disuguaglianza, il potere deviato e deviante. Immergersi nel suo racconto significa ripercorrere mezzo secolo di anni bui e luminosi della nostra Repubblica e raccogliere dalla sua testimonianza schietta e coinvolgente l’invito a prenderci la nostra parte di responsabilità. (ANSA).
   


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