Dal Tap al Canale di Sicilia, Marina rafforza vigilanza gasdotti

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  • (ANSA) – MELENDUGNO, 30 SET – Dal Canale di Sicilia
    all’Adriatico, rafforzata la vigilanza della Marina Militare sui
    gasdotti dopo il caso Nord Stream. Come ha riferito il capo di
    Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone,
    intervistato da Repubblica, è stato deciso di “aumentare subito
    le misure per la tutela delle reti strategiche per l’interesse
    nazionale”. Il dispositivo coinvolge tre navi con piccoli
    sommergibili teleguidati per monitorare i punti chiave delle
    condotte. Impiegati gli specialisti del Comsubin.
        In queste ore, nelle acque di San Foca (Lecce), ad esempio,
    la nave appoggio Anteo, è impegnata in un’operazione di
    monitoraggio nel tratto di mare al largo della località San
    Basilio dove approda il terminale del Tap. La notizia della
    presenza delle navi è stata confermata dal sindaco di Melendugno
    Maurizio Cisternino e da fonti Tap che ribadiscono “il pieno
    coordinamento con le autorità e gli operatori. Sono in atto –
    aggiungono – tutte le misure legate alla gestione del rischio”.
        L’attività di tutela di queste vitali arterie sottomarine –
    nel Canale di Sicilia ci sono Transmed dalla Tunisia e
    Greenstream dalla Libia – è stata sempre messa in campo dalla
    Marina, che ha però ulteriormente innalzato la vigilanza in
    seguito all’allarme fatto suonare dal danneggiamento di Nord
    Stream. Intensificata anche la sorveglianza dall’alto con aerei
    di Marina ed Aeronautica che monitorano la flotta russa, sempre
    più numerosa nel Mediterraneo. (ANSA).
       


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