In relazione all’incontro pubblico organizzato nei giorni scorsi dal Circolo del Pd di Morciano di Romagna e da alcuni consiglieri comunali presso la sala ex Lavatoio con all’ordine del giorno “crisi di giunta e dimissioni degli assessori”, l’Amministrazione Comunale di Morciano di Romagna ritiene doveroso intervenire per sgombrare il campo da ricostruzioni parziali e strumentali. quattro consiglieri che hanno lasciato la Maggioranza hanno scelto di mutare il proprio percorso politico, passando da un progetto civico condiviso – che aveva dato vita a Morciano Civica – a una collocazione organica all’interno del Partito Democratico.
Una scelta legittima, ma che rappresenta di fatto la rottura di quel patto civico che aveva portato all’accordo elettorale del 2022.
Gran parte delle polemiche sollevate dai consiglieri riguarda presunte condizioni di incompatibilità politica e amministrativa del vicesindaco Andrea Agostini.
A tale proposito, è opportuno ribadire con fermezza che non è mai emerso alcun elemento di incompatibilità, né dagli atti ufficiali né dai comportamenti amministrativi.
Il vicesindaco Agostini non ha mai preso parte, né deliberato né influenzato in alcun modo, atti che potessero riguardare la sua attività professionale.
Non vi è mai stata alcuna violazione dei doveri di astensione previsti dalla legge e le verifiche effettuate dagli uffici confermano la totale correttezza dell’operato.
Si sottolinea inoltre come il contributo di Agostini in giunta sia stato determinante per la sua professionalità e le competenze messe a disposizione del Comune.
Si deve quindi constatare che le dimissioni dei consiglieri siano state motivate non da reali questioni giuridiche o amministrative, ma da valutazioni di mera opportunità politica, concetto che non trova alcun fondamento nella legge.
Colpisce che i consiglieri abbiano lasciato la giunta dopo oltre due anni di lavoro comune, durante i quali l’Amministrazione ha portato avanti progetti importanti e raggiunto risultati significativi per la città.
Nell’ultima relazione del sindaco in consiglio comunale, sono stati elencati i traguardi ottenuti: dal piano degli investimenti alle opere pubbliche, dalla gestione dei servizi sociali al sostegno alle associazioni del territorio.
Chi oggi si pone all’opposizione lo fa dopo aver condiviso e votato, per lungo tempo, le scelte che hanno consentito tali risultati.
Questo dimostra come le motivazioni addotte siano più di natura politica ed elettorale che amministrativa.
È legittimo pensare che dietro a queste mosse vi sia la volontà di prepararsi già alla competizione elettorale del 2027, abbandonando anzitempo il percorso civico intrapreso.
L’Amministrazione Comunale ribadisce la volontà di proseguire con serietà, trasparenza e spirito civico l’azione di governo della città.
Nel prossimo consiglio comunale del 25 settembre, il sindaco presenterà il programma di fine legislatura, un documento che fisserà gli obiettivi e le priorità fino al termine del mandato.
Sulla base delle convergenze che emergeranno, si procederà alla costituzione della nuova giunta, sempre nel solco del civismo e non delle logiche di partito.
L’attuale giunta, composta oggi da due assessori, è pienamente legittima e operativa. La normativa (legge Delrio) prevede infatti che nei comuni delle dimensioni di Morciano la giunta possa essere formata fino a quattro membri: dunque non vi è alcuna irregolarità, né amministrativa né politica, nell’attuale assetto e continuerà comunque a lavorare, come ha sempre fatto, anche nell’attuale composizione, senza che vi sia alcuna interruzione o blocco delle attività, con l’obiettivo di portare a compimento gli obiettivi individuati dal programma di mandato. Tra le priorità che l’amministrazione comunale intende perseguire, ci sono quelle legate ai bandi del PNRR e ai nuovi finanziamenti per opere pubbliche e servizi.