Direttivo Pubblico Impiego CDLS fa il punto sulle riforme

Il direttivo della Federazione pubblico impiego  della CDLS ha fatto oggi  il punto sulle principali proposte di riforma al centro della discussione: passi in avanti sulla riforma della PA e sulla stabilizzazione dei precari, mentre non mancano preoccupazioni sulla riforma delle pensioni e necessità di approfondimento su  quella tributaria.

In merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, il Direttivo ha espresso soddisfazione per il confronto svolto nei mesi scorsi con la delegazione di Governo, che ha permesso di portare il contributo fattivo della Federazione nella definizione delle norme che sono ora all’esame del Consiglio Grande e Generale.

Anche se su alcuni aspetti specifici permangono contrarietà già evidenziate alla controparte e che saranno sostenute nelle fasi di confronto successive, il Direttivo ritiene che siano stati raggiunti elementi di condivisione sufficienti a garantire la difesa dei diritti dei lavoratori pubblici congiuntamente all’obiettivo di costruire una nuova Amministrazione Pubblica maggiormente qualificata ed efficiente nonché più rispondente alle esigenze dell’utenza e del Paese.

Preoccupazione è poi stata espressa per una tendenza riscontrata ad esternalizzare, in forma strisciante, diversi servizi. Ciò, a fronte della perdita di posti di lavoro per dipendenti residenti, non sempre garantisce una qualità dei servizi lasciando anche dubbi sugli effettivi risparmi.

Il Direttivo, inoltre, ha sottolineato l’importanza dello sblocco della trattativa sulla stabilizzazione dei precari, dando mandato alla Segreteria di chiudere in tempi celeri l’accordo sulla base di quanto già presentato nell’ultimo incontro. Regolarizzata la questioni precariato, sarà possibile ripristinare il normale sistema di assunzione mediante concorso.

Sulla riforma pensionistica, il Direttivo FPI fa proprie le preoccupazioni emerse in sede di prima analisi  dalla CDLS, soprattutto  in merito al notevole ridimensionamento delle future prestazioni previdenziali e sull’impostazione del cosiddetto secondo pilastro.

Nello specifico, ritiene poi inaccettabile la presenza nella proposta di riforma di interventi mirati a penalizzare ulteriormente i pubblici dipendenti come l’eliminazione degli incentivi  o l’abolizione dalla base di calcolo di alcune voci della busta paga definite dal contratto.

È stato infine apprezzato il consistente lavoro messo in atto dalla CSU in merito alla riforma tributaria che ha permesso di portare importanti contributi nel corso dei numerosi incontri tecnici svolti con la Segreteria Finanze.

Il Direttivo resta in attesa di conoscere l’elaborato di legge per poter proseguire la trattativa anche al tavolo politico di cui è già stata richiesta la convocazione.

Ribadita, infine l’esigenza che venga aperto al più presto il tavolo di confronto sui rinnovi contrattuali.