Sta facendo discutere la decisione di rimuovere alcuni parcheggi, tra cui quello riservato ai disabili, in via Giangi a Dogana. La segnalazione è stata pubblicata sui social da Rocco Gugliotta, che ha denunciato con forza la situazione, parlando di un atto che va contro i principi di inclusione e di tutela dei più deboli.
“In questo Paese il disabile è solo un numero”, scrive Gugliotta. “Qualcuno una mattina si è svegliato e ha deciso di togliere anche l’unico posto per disabili utile ad accedere all’Admiral, ai negozi e alla Chiesa. È ora di dire basta e trattare tutti allo stesso modo.”
Il post ha suscitato una valanga di reazioni da parte dei cittadini, con molti che si sono detti indignati per la rimozione di un servizio essenziale per chi ha difficoltà motorie, soprattutto in una zona frequentata da anziani e persone fragili.
La risposta dell’ingegnere Silvagni: “Questione di sicurezza, ma è una situazione transitoria”
A chiarire i motivi della rimozione è intervenuto l’ing. Andrea Silvagni, della Segreteria Territorio, che ha seguito da vicino la vicenda. Secondo quanto riportato, la decisione è stata presa per ragioni di sicurezza:
“I parcheggi così com’erano imponevano a chi manovrava di invadere proprietà private o di entrare con l’auto in Piazza dei Centomila, con pericolo per persone e cose. La rimozione è stata condivisa con AASLP e Giunta di Castello.”
Silvagni ha poi assicurato che la situazione è solo temporanea e che già da lunedì o martedì si interverrà per trovare una nuova collocazione ai parcheggi, compreso quello riservato ai disabili:
“Stiamo valutando il riposizionamento per garantire una fruizione sicura. Ci impegniamo al massimo per trovare una soluzione che concili sicurezza e inclusività.”
I cittadini: “Serviva una soluzione prima della rimozione”
Molti utenti, come Simonetta Biordi e Silvia Sarti, con passate responsabilità al dicastero del Territorio ai tempi di Alleanza Popolare, hanno espresso un punto fermo: prima di togliere i parcheggi serviva trovare un’alternativa. Anche Gugliotta ha ribadito che vi sono altre situazioni di ben maggiore pericolosità ignorate dalle autorità:
“Via Campolungo è una pista di decollo, i marciapiedi sono devastati dalle radici degli alberi… là sì che c’è pericolo. Ma per questi posti si poteva aspettare e trovare prima una soluzione.”
Silvagni ha risposto elencando interventi in corso su Strada Monteolivo e al Campo di Dogana, assicurando massimo impegno per risolvere tutte le criticità, ma la polemica non sembra destinata a spegnersi presto.