Donand Trump minaccia l’Unione Europea: “Dazi fino al 200%!”

Donald Trump ha minacciato l’Unione Europea con l’introduzione di dazi del 200% su vini e champagne, suscitando timori di un’escalation commerciale transatlantica. Il presidente americano ha accusato l’Ue di essere “ostile” e ha annunciato l’intenzione di applicare queste tariffe se Bruxelles non rimuoverà i dazi sul whiskey americano, imposti in risposta alle tariffe su acciaio e alluminio volute dalla Casa Bianca.

In un incontro con il segretario generale della NATO, Mark Rutte, Trump ha confermato la sua determinazione a non fare concessioni, nemmeno sugli altri dazi previsti, sottolineando che non intende più accettare quella che considera un’ingiustizia commerciale a lungo durata.

Nonostante le tensioni che hanno messo sotto pressione i mercati, con Wall Street in calo e le borse europee che mostrano segni di debolezza, Trump continua la sua politica aggressiva, alimentando l’incertezza tra gli investitori. Le preoccupazioni per una possibile recessione o stagflazione stanno crescendo, anche se le minacce del presidente, come quelle al Canada, non sempre si concretizzano.

L’Unione Europea, pur criticando la strategia di Trump, ha espresso disponibilità al dialogo. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha ribadito che i dazi sono dannosi per imprese e consumatori, ma ha anche sottolineato l’intenzione di continuare a negoziare. Allo stesso tempo, la Francia ha messo in chiaro che non cederà alle minacce e risponderà con determinazione a eventuali tariffe.

Questa non è la prima volta che l’industria alcolica è coinvolta in una disputa commerciale con gli Stati Uniti. Già durante il primo mandato di Trump erano stati imposti dazi sul settore, ma la minaccia di tariffe pesanti non si era mai concretizzata. Ora, l’idea di un inasprimento dei dazi ha fatto scivolare i titoli delle principali aziende del settore, come LVMH, Remy Cointreau e Pernod Ricard, che hanno registrato perdite significative in borsa. Nonostante la lunga amicizia tra Trump e Bernard Arnault, patron di LVMH, non è chiaro se questa relazione possa influenzare le decisioni del presidente.