Si ricomincia finalmente a parlare di pensioni dopo che il confronto sulla tematica ha subito una quantità infinita di interruzioni. È più che mai necessario riprendere il confronto, che deve avere come finalità quella di garantire nel tempo pensioni adeguate e assicurare la tenuta del sistema pensionistico nel lungo periodo, attraverso ulteriori interventi organici che vadano a completare la riforma del 2005.
Tuttavia occorre evitare di fare “sparate”, come quella che ipotizza l’allungamento dell’età pensionistica a 67 anni. Simili affermazioni creano disorientamento e preoccupazione tra i lavoratori. Non è su queste basi che si deve riavviare il confronto su una materia così sensibile e cruciale.
È invece molto più utile e interessante che il Governo, ad esempio, faccia proposte concrete per sanare il decennale disavanzo di gestione dei fondi pensione di artigiani e commercianti, finora sempre ripianato con l’intervento del Bilancio pubblico dello Stato, che oggi, vista la crisi economica e i suoi pensanti effetti sui conti pubblici, non può più accollarsi questi costi.