Mi vergogna e mi indigna che un ex professore ed ex preside, quindi ex educatore di tanti giovani, autoriciclatosi come giornalista web, si esprima nei confronti dell’azione diplomatica della Repubblica con la seguente frase: “Il governo si affida ai piagnistei della Mularoni”.
E’ un’offesa alla donna, prima ancora che al ruolo istituzionale che essa ricopre.
Doppia vergogna.
Anche perché non se ne può più di questi improvvisati censori della politica e del sistema che non trovano di meglio che allearsi contro i nemici di San Marino, senza avere il pudore di togliersi le fette di prosciutto con cui hanno chiuso occhi e orecchi.
A questi novelli giudici del sistema, a tutti coloro che si sentono superiori a questo sistema, e ai novelli moralizzatori, ricordo che il sistema ha molti padri. E ha ancor più sfruttatori.
Da che pulpito vengono le prediche mi viene da dire leggendo le posizioni di certi esponenti di opposizione e di giornalisti che ci fanno lezione ogni mattina.
Ma soprattutto vorrei ricordare a tutti, che siamo arrivati a un punto di non ritorno: o si cambia, o qualcos’altro ci costringerà a cambiare. Il problema è che nessuno vuole cambiare, perché forse è troppo comodo rimanere come prima. E’ difficile rinunciare alle rendite di posizione, ai privilegi che si sono accumulati alla tavola del ricco Crapulone.
Invece, non ce n’è più per nessuno. C’è solo da lavorare, possibilmente uniti, nell’interesse del Paese. Che purtroppo è l’ultima cosa che interessa a tutti quelli di cui sopra.
Peggio, si continua a fare danno con questa orgia di notizie dove tutto appare vero, o quanto meno verosimile, quando la maggior parte delle notizie sono palesemente falsate. Non solo, ma assolutamente strumentali a creare condizioni di destabilizzazione del quadro politico. Muoia Sansone con tutti i Filistei: sarebbe questo il tanto auspicato senso di responsabilità che ci vuole per San Marino?
Giustamente, la gente non ci capisce più niente e si preoccupa. Ma il tempo è galantuomo, come si diceva un tempo, e le ragioni vere verranno fuori. Anche se la strada è tutta in salita.
Carissimo Segretario Mularoni ha la più totale e sincera solidarietà non solo mia, ma credo di poter dire anche di tante altre donne che interpretano la politica, il lavoro, il volontariato e l’impegno sociale come sincero servizio per la comunità.
Angela Venturini
Consigliere USDM
