ECSO commenta comunicato OSLA

OSLA Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori chiede che il Governo della Repubblica di San Marino intervenga per sottolineare che l’organizzazione preposta ai controlli in materia di antiriciclaggio della Repubblica di San Marino impiega risorse di certo maggiori di quelle italiane. Infatti l’UIF italiana è composta da circa 100 dipendenti, contro i circa 12 dipendenti del corrispondente Organo sammarinese, l’AIF, ma su una base assolutamente inferiore di popolazione e di attività finanziarie del settore di controllo di competenza. OSLAOrganizzazione Sammarinese degli Imprenditori esprime insofferenza nell’accettare continuamente lezioni di moralità da un paese come l’Italia, che ogni giorno ha una sua vicenda strana, dove il Ministro dell’Economia, che ha conosciuto bene la realtà di gestione sovrana ed indipendente della Repubblica di San Marino, proviene da un percorso professionale di fiscalista esperto nel dare consigli per risparmiare imposte e dove il Governatore di Banca d’Italia proviene da un ricco curriculum di gestione delle privatizzazioni italiane e si è formato nell’ambiente delle banche d’affari.

Italia, che attraverso l’utilizzo della Repubblica di San Marino quale capro espiatorio per esorcizzare le debolezze fiscali dei suoi cittadini e dei suoi problemi interni, attacca facilmente San Marino per le sue condizioni di piccolo Stato. Quando l’obiettivo dell’Italia, dal recupero dei capitali all’estero dei propri cittadini, si trasforma in denigrazione e demolizione di una struttura e dell’immagine di un altro Stato, che ha solo la colpa di sostenersi con un paradigma di gestione nazionale, fiscale, tributario ed economico assolutamente autonomo rispetto a quello italiano, il Governo di San Marino deve chiedere uno STOP in tutte le sedi possibili.