Noi di E.C.S.O. siamo molto determinati nel dire e ripetere le nostre idee, al punto di diventare logorroici, e lo facciamo nella speranza di creare dibattito tra i sammarinesi.
I sammarinesi sono oggi divisi su tutto, compreso su come affrontare la crisi. C’è chi parla di trovare soldi in prestito in Cina o presso l’F.M.I., chi parla di tagli nella p.a., nella sanità e negli stipendi!
Noi di E.C.S.O. preferiamo ragionare in un altra direzione, e cioè quella dello sviluppo sostenibile e “ corretto “.
Il turismo a San Marino è un turismo mordi e fuggi e questo lo sappiamo tutti, la media di una sosta è di poche ore.
Sappiamo inoltre che qualche anno fa la S.U.M.S. aveva dato disponibilità economica per ristrutturare le cisterne del pianello, sappiamo che l’esecutivo non è favorevole all’apertura della Poker Room nel ex garage Masi e sappiamo che il cinema di Città è alla stregua di un cimitero come numero di presenze.
Conosciamo molto bene la situazione dell’attuale mostra che la Fondazione Cassa di Risparmio, la S.U.M.S. e lo Stato hanno allestito nella sala S.U.M.S. di Città, e conosciamo il numero dei visitatori che ad oggi sono già oltre oltre 20.000.
Ora noi ci chiediamo cosa succederebbe se le cisterne del Pianello venissero ristrutturate e rese idonee per ospitare opere di livello internazionale, ci chiediamo cosa succederebbe se l’ex garage Masi venisse adibito a mostre di altrettanta importanza (magari un piano) e cosa succederebbe se il cinema di Città si trasformasse in un cinema 3D (che oggi San Marino non ha – unico paese in occidente).
Secondo noi unendo la sala S.U.M.S. come sala espositiva alle due sale sopracitate si creerebbe un percorso museale notevole e i turisti avrebbe finalmente motivo per rimanere a San Marino qualche notte.
Il cinema sarebbe una buona cosa per i sammarinesi e per i turisti che la sera decidono di uscire (attualmente girano nella notte senza meta). Lo svago e la cultura sono una combinazione vincente.
Questi semplici concetti sono gli stessi che hanno pronunciato Ambrosetti, McKinsey e tutti le persone che amano il paese e che non vogliono vedere il fallimento che si avvicina con le mani in tasca.
Roberto Casadei