Eleonora Calesini, la studentessa di Mondaino, è ancora fra i dispersi del terremoto dell’Abruzzo. Il padre e lo zio sono ancora sul posto, a scavare con i vigili del fuoco, tra le macerie di via Poggio nel capoluogo abruzzese, dove si trovava il palazzo in cui la giovane abitava insieme ad altre quattro colleghe. Assieme alla riminese manca all’appello anche un’altra delle coinquiline: le altre tre, dopo le prime scosse, erano andate a dormire altrove. I familiari temono che i soccorsi siano ostacolati anche dal fatto che Eleonora ha problemi di udito e potrebbe, nell’eventualità fosse ancora viva, far fatica a udire i richiami dei soccorritori. Di solito infatti la giovane usa un apparecchio per l’udito, ma di notte lo ripone, e la scossa che ha fatto crollare la casa dove abitava è avvenuta appunto alle 3,32. A Mondaino, dove sono rimasti la madre e il fratello maggiore in attesa, l’intero paese si è stretto attorno alla famiglia, dal parroco al sindaco. Quest’ultimo, Luigi Casadei, amico della famiglia, tiene i contatti con l’esterno e ha inviato un’auto del Comune con coperte e ricambi al padre e allo zio di Eleonora che ormai non dormono da due giorni e due notti e hanno scavato spesso sotto la pioggia. “Un altro piccolo modo – ha detto – di dare loro da parte nostra un po’ di supporto morale”
Sentiamo proprio Luigino Cesarini, sindaco di Mondaino, amico