Articolo 4 – Spazio autogestito
Il programma elettorale della coalizione Domani in Movimento parte da questo presupposto. Niente infatti merita di essere mantenuto e continuato, e francamente poco o nulla c’è da salvare. Meglio dunque demolire e ricostruire in un’ ottica di rigenerazione vera e propria: l’obiettivo di Motus Liberi e di Rete è di andare verso uno Stato moderno, efficiente e civile.
Sul civile, credo sia opportuno soffermarsi un attimo per mettere in luce quanto sia urgente una radicale inversione di rotta e procedere alla riorganizzazione dello Stato su basi democratiche, di vera uguaglianza e di giustizia.
San Marino chiede infatti lo stato di diritto perché manca.
Nel programma elettorale si legge che “Occorre costruire lo Stato di diritto che preveda la separazione e l’equilibrio dei poteri, nonché l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Le istituzioni di garanzia devono ritornare alla funzione di depositarie degli interessi generali. Va colmato il distacco tra eletti e elettori, tra istituzioni e cittadini”.
E per questa finalità si lavorerà con impegno.
Esiste anche uno stato sociale più vicino alla quotidianità della gente che la vede turbata, disturbata e spesso fatta oggetto di sofferenze notevoli. E’ lo stato sociale distrutto dalla ingombrante presenza della ideologia, degli interessi di partito, dell’ingerenza partitica in ogni ambito della vita dei cittadini, compresa quella privata, personale e familiare. Non ne faccio, in questo frangente, una questione di difesa dei diritti umani, di difesa dei diritti della personalità, di fare battaglie sui diritti umani, di richieste di norme giuridiche adeguate e più moderne, che toccano un terreno sempre aperto e da arare. Intendo riferirmi alla inaccettabile presenza del politico, del dirigente portavoce del politico o al servizio del politico, che decide le sorti, pollice verso o pollice recto, di tutti senza distinzioni di età, genere, fragilità in totale assenza di umanità, di senso del dovere e di decoro personale. Cosciente, però, di attuare discriminazioni e ingiustizie.
Tutto ciò accade in San Marino e, negli ultimi due anni, più spesso di quanto si possa credere, sia che il bersaglio sia una persona o un’ associazione legalmente riconosciuta, o un bene come la casa, o il lavoro, o il diritto alla pensione, o il diritto all’istruzione ed alla accoglienza.
Questa è cattiva politica. E’ il fallimento della politica. E’ il fallimento della politica di Adesso.sm : perciò occorre prendere le distanze ed agire in totale discontinuità.
Nella società in crisi come la nostra avrebbe dovuto scattare un meccanismo di solidarietà e di politica sociale di proporzioni adeguate, invece si è assistito alla chiusura a riccio, a incoscienti sprechi e a sperperi vari, che ha finito col togliere ossigeno e forza allo stesso Associazionismo che avrebbe potuto essere invece valorizzato e posto in condizioni di agire.
Fare associazionismo – l’ho detto in pubblico di recente – è anche un modo per cambiare lo stato delle cose, è anche un modo per affrontare ed aggredire le crisi. Anzi in quella serata ho letto un pensiero di Armando Massarenti, apparso su il Sole 24 ore, a sostegno del mio convincimento. Egli infatti ha fra l’altro scritto che “ l’economia sociale del territorio, ha posto in primo piano, in contrapposizione agli scandali legati al default del sistema bancario, le migliori pratiche di mutualismo, credito cooperativo, cooperazione di lavoro e di consumo; valorizza la potenzialità di forme economiche alternative, della finanza etica, del commercio equo e solidale, tutte forme che hanno saputo dimostrare come motivazioni etico-sociali possano tradursi in fattori produttivi, creando occupazione, senza sacrificare valori sociali”
Niente. Neppure la crisi ha portato idee e volontà di prestare il proprio tempo istituzionale a pensare come aiutare la propria gente.
Noi crediamo tantissimo nelle associazioni sempre utili e preziose, capaci di offrire mille risorse e preziose perché restituiscono al Territorio quei valori che in tempi di crisi si sfilacciano e si perdono. Crediamo però che vadano meglio organizzate, meglio regolamentate, messe in stato di protezione perché molto vulnerabili.
Crediamo anche che questo ricco panorama delle Associazioni vada posto sotto osservatorio, perché appare un mondo non facilmente quantificabile: le informazioni sono scarse, un sito delle Associazioni non esiste, molte criticità non sono state risolte, la nuova legge 2016 ha creato non pochi disagi con l’eccessiva burocrazia e soprattutto la circolazione di somme di denaro richiede indubbiamente un ufficio di controllo.
Molti impegni, ma anche mille risorse e noi , col nostro passaporto elettorale siamo pronti a metterle in campo iniziando da quelle più urgenti e più attese dalle famiglie in difficoltà, dalle giovani mamme separate, dalle famiglie con fragili a carico, dai giovani che vogliono una alternativa al bar e una realtà alternativa al fitness, agli anziani che non vogliono morire di solitudine.
E’ più che un impegno.
E’ più di una promessa.
E’ il nostro passaporto.
VOTA N.18 ALBA MONTANARI – candidata indipendente alle politiche 2019 con la lista DOMANI MOTUS LIBERI