A poche ore dal voto per la presidenza statunitense, l’esito della tornata elettorale potrebbe avere conseguenze decisive non solo per gli Stati Uniti, ma per l’Europa intera. Sia Kamala Harris che Donald Trump rappresentano visioni del mondo contrapposte che avranno un impatto tangibile sulle dinamiche geopolitiche, economiche e di sicurezza, ridefinendo il ruolo della NATO, le relazioni transatlantiche e la risposta occidentale alle sfide globali.
Vittoria di Kamala Harris: più stabilità e collaborazione con l’Europa?
La presidenza di Kamala Harris rappresenterebbe una continuità rispetto alla linea diplomatica di Biden, improntata sulla stabilità e sulla cooperazione internazionale. Harris ha infatti sempre manifestato un forte sostegno alle alleanze globali e al multilateralismo come strumenti per affrontare minacce comuni, come l’aggressione russa in Ucraina, l’ascesa economica della Cina e il cambiamento climatico. Se eletta, Harris potrebbe consolidare il supporto alla NATO, assicurando ai Paesi europei, in particolare dell’Est, un’ulteriore garanzia contro le tensioni con Mosca. Tuttavia, benché queste siano le aspettative, rimane da vedere come la nuova amministrazione tradurrà nella pratica le promesse di continuità e cooperazione.
In ambito economico, Harris cercherebbe di sanare i rapporti commerciali con l’Unione Europea, ponendo fine agli attriti tariffari ereditati dalla presidenza Trump e promuovendo nuove sinergie nel campo della tecnologia, dell’intelligenza artificiale e della cyber-sicurezza. Tra gli auspici vi è anche una stretta collaborazione nella transizione ecologica, favorendo le energie rinnovabili per contrastare la crisi climatica. Tuttavia, anche in questo caso, l’effettivo impatto delle sue politiche si valuterà solo in base alle concrete azioni attuate e alla risposta dei partner europei.
Vittoria di Donald Trump: incertezza e possibili tensioni nelle relazioni transatlantiche
Un ritorno di Trump alla Casa Bianca rappresenterebbe la riaffermazione della politica “America First”, che prevede una minore inclinazione alla cooperazione internazionale e un approccio più isolazionista. Durante il suo precedente mandato, Trump ha espresso forti dubbi sull’utilità della NATO, e in caso di rielezione potrebbe esercitare nuove pressioni sui Paesi europei, sollecitando un maggiore contributo finanziario alla difesa e ventilando l’ipotesi di una riduzione dell’impegno americano in Europa. Sebbene alcuni osservatori temano che ciò possa aumentare la vulnerabilità dell’Europa orientale, altri ritengono che potrebbe incentivare l’Europa stessa a rafforzare le proprie capacità difensive e a raggiungere una maggiore autonomia strategica.
In ambito commerciale, Trump potrebbe reintrodurre politiche protezionistiche, come tariffe e barriere, che potrebbero ostacolare i flussi commerciali transatlantici e aumentare le tensioni economiche. Allo stesso modo, l’approccio di Trump verso il cambiamento climatico potrebbe costituire un punto di attrito: le sue posizioni a favore dell’industria dei combustibili fossili e il disimpegno dalle politiche ambientali globali rischiano di isolare gli Stati Uniti dai piani dell’UE per una transizione sostenibile. Tuttavia, alcuni ritengono che una presidenza Trump potrebbe incentivare l’Europa a rafforzare la propria leadership climatica e a stabilire alleanze alternative per la protezione ambientale.
Scenari futuri: l’Europa di fronte a una scelta strategica
Queste elezioni rappresentano dunque un momento di svolta per il Vecchio Continente. La presidenza di Harris offrirebbe uno scenario orientato alla cooperazione internazionale e alla stabilità, aprendo nuove possibilità per affrontare congiuntamente le sfide economiche, tecnologiche e ambientali. Un eventuale secondo mandato di Trump, al contrario, potrebbe portare l’Europa a ridisegnare le proprie politiche di difesa, esplorando nuove alleanze e incrementando la propria autonomia strategica.
Il mondo intero attende l’esito delle elezioni col fiato sospeso e il desiderio di comprendere quale sarà il proprio futuro in un panorama globale sempre più incerto e complesso. Ma senza fare allarmismi, comunque si concluderà la partita. Come disse una volta Barack Obama, “Qualsiasi cosa accada, domani il sole sorgerà ancora”.
David Oddone
(La Serenissima)