Emilia-Romagna, al via la nuova tassa sulla salute. Da oggi parte il ticket sui farmaci: fino a quattro euro su ogni ricetta

Il ticket sui farmaci torna a pesare sui cittadini. Da oggi, giovedì 2 maggio, entra in vigore in Emilia-Romagna la nuova misura regionale che impone un contributo fisso di 2,20 euro per ogni confezione di farmaci di fascia A con ricetta rossa, fino a un massimo di 4 euro per prescrizione.

Non si tratta solo di un cambiamento tecnico, ma di una risposta concreta – e controversa – alla crisi del sistema sanitario pubblico, messo sotto pressione da tagli statali e da un crescente aumento dei costi delle cure, soprattutto quelle più avanzate.

A volerla, il presidente regionale Michele de Pascale, che ha illustrato il provvedimento come una “scelta obbligata” per evitare il collasso della sanità pubblica e mantenere un sistema universale e accessibile a tutti. Il piano è stato discusso e definito in accordo con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di preservare la qualità e la tenuta dei servizi essenziali.

Ma chi dovrà pagare, e chi sarà esentato?

L’esenzione è garantita per le categorie più fragili: malati cronici e rari, invalidi, pazienti in terapia del dolore, vittime del lavoro, bambini sotto i 6 anni, over 65 con redditi bassi, disoccupati e altri soggetti protetti. L’esonero dovrà essere esplicitamente indicato dal medico sulla ricetta medica. In caso contrario, il pagamento del ticket sarà automatico al momento dell’acquisto in farmacia.

Per verificare il proprio diritto all’esenzione, la Regione invita i cittadini a consultare il Fascicolo Sanitario Elettronico o a recarsi presso gli sportelli AUSL della Romagna.

Quella che viene presentata come una manovra di equilibrio rischia, però, di alimentare nuove tensioni tra cittadini e istituzioni, soprattutto in un contesto in cui il costo della vita continua a crescere e il diritto alla salute sembra sempre più condizionato dal reddito.