È ancora tutto fermo sul fronte delle concessioni balneari, e il Partito Democratico alza la voce in Regione per chiedere un intervento più deciso nei confronti del Governo. Al centro della questione, la necessità di una normativa nazionale chiara e uniforme che consenta ai Comuni di predisporre i bandi di gara nel rispetto delle regole europee e senza creare disparità sul territorio.
A lanciare l’allarme è un’interrogazione presentata dai consiglieri regionali dem Francesca Lucchi (prima firmataria), Alice Parma, Paolo Calvano, Daniele Valbonesi, Fabrizio Castellari, Niccolò Bosi, Eleonora Proni ed Emma Petitti, che sollecitano la Giunta a chiedere con forza al Governo l’emanazione dei decreti attuativi ancora mancanti.
“La mancanza di regole coordinate – avvertono i consiglieri – rischia di produrre bandi molto diversi da Comune a Comune, generando gravi disparità di trattamento verso i concessionari”. Una situazione di stallo che, secondo gli esponenti Pd, mette a rischio la tenuta del comparto balneare e espone l’Italia alla procedura d’infrazione europea.
L’Emilia-Romagna, sottolineano i firmatari dell’interrogazione, ha già avviato un dialogo con Comuni, associazioni di categoria e sindacati, con l’obiettivo di elaborare un documento di proposte concrete da sottoporre all’esecutivo nazionale. “Serve garantire stabilità al settore e tutelare le imprese locali”, ribadiscono.
Intanto, però, i Comuni restano in attesa di linee guida certe per poter procedere con i bandi, e la stagione estiva 2025 rischia di concludersi senza alcuna novità concreta sul fronte normativo.