San Marino più organizzata e attenta alle esigenze della clientela rispetto all’Italia. Almeno in fatto di tariffari e loro entrata in vigore.
Mentre il Bel Paese ha formalizzato la novità nel pomeriggio di lunedì 29 giugno con la pubblicazione su internet del decreto che sarebbe entrato in vigore la mattina successiva, lo stesso provvedimento sul monte Titano ha avuto una tempistica più dilatata.
Già il 30 giugno, mentre gli uffici postali italiani (e la relativa clientela) si arrabattavano per capire i cambiamenti e adeguarsi, nella piccola Repubblica la Direzione generale delle Poste e telecomunicazioni segnalava in una nota l’aggiornamento tricolore. Il 6 luglio il Congresso di stato adottava il decreto delegato “Nuove tariffe postali per gli invii di posta raccomandata e assicurata per l’Italia e per l’estero” e tre giorni dopo una circolare avvertiva la struttura postale del suo recepimento. L’aumento dei prezzi, tuttavia, è diventato operativo solo il 16 luglio.
Il documento ha introdotto le spedizioni raccomandate e assicurate “non retail”, “rispettivamente -recita il testo- gli invii di corrispondenza raccomandata e assicurata per l’Italia presentati per l’accettazione presso i punti di accesso pubblicati sul sito web di Poste italiane spa”.
Pure la revisione agli importi è analoga a quella decisa da Roma; non incide dunque sulla prossima uscita di francobolli, programmata per il 25 agosto, in quanto tutti i nominali annunciati riguardano, di fatto, la posta ordinaria.
Fermo al vecchio listino resta solo il Vaticano, che dovrebbe rivederlo il mese prossimo.
fonte: vaccarinews.it