Questo titolo che potrebbe sembrare il riadattamento di una celebre canzone degli anni 30, altro non è che uno dei lauti compensi che prendevano i fuggitivi di Banca Centrale.Deve far pensare che stipendi di tal portata non abbiano prodotto altro che guai al nostro Paese e di contro indiscussi benefici ai miracolati che li hanno intascati.
Infatti nessun Sammarinese potrà dimenticare che nel periodo in cui abbiamo visto arrestati i vertici di ben 2 Banche, una delle quali la prima del paese e commissariata una terza, tra coloro che dovevano controllare, prevedere, prevenire, accertare vi fossero anche i fuggitivi di cui sopra.
Nessuno dimenticherà che durante il loro regno abbiamo visto tagliati i nostri bancomat, bloccato il contante e l’intero sistema bancario è finito in procedura rafforzata, e che per uscire da lì c’è voluto un voto politico anticipato, il conseguente cambio di Governo e l’impegno strenuo del nuovo Esecutivo per riemergere a galla.Nessuno dimenticherà il loro silenzio assenso mentre una Banca per noi strategica impegnava fuori San Marino una cifra pari a 6 volte il suo intero valore, dall’Istituto centrale neanche un grido d’allarme, neanche un rigo scritto, neanche un fax alla Reggenza.
E allora è naturale che sia venuta meno la fiducia in persone che si sono impegnati per perderla e ben poco hanno fatto per recuperarla. E’ naturale non aver più fiducia in un funzionario strapagato che si dichiara fedele al suo antico datore di lavoro, così come è naturale capire che è stato giusto rimuovere la fiducia in persone che appena dimissionarie, gettano fango e veleno sui datori di lavoro, che non sono persone qualsiasi ma Membri dI Governo che hanno la responsabilità di un paese, che ci mettono la faccia e restano a disposizione dei sammarinesi, non come certi funzionari che non rivedremo probabilmente , e speriamo, mai più.
Pochi e magari male informati o in malafede potranno sostenere che quanto successo non fosse annunciato,infatti, i segnali e le indicazioni da Bankitalia e dal Moneyval erano chiari, scritti e annunciati. Che vi fossero finanziarie senza controlli da anni lo sapevano tutti, tranne forse loro e allora meglio fare a meno di chi non fa, non si accorge e se si accorge è pure colpa di un altro.
Ci vuole del coraggio a lavorare male, non portare risultati, lasciare nei guai un paese che ti stipendia generosamente ,e andarsene lamentandosi di pressioni politiche e ingerenze come fossero pecorelle smarrite, così impaurite da tirar fuori che le pressioni ricevute son state però tutte respinte, una cosa tuttavia non hanno mai respinto, quei 20 mila euro al mese, che forse un Governo orgoglioso, potrebbe decidere di farsi almeno in parte restituire, a parziale risarcimento dei danni subiti da gente, ai quali non veniva chiesto fedeltà assoluta, ma che almeno lavorassero per chi li pagava e non per altri, come appare chiaro nella inopportuna lettera alla Reggenza.Nel frattempo, San Marino farà senza loro e visti i risultati non potremmo che fare meglio.
Erik Casali
Vice Segretario NUOVO PARTITO SOCIALISTA
