Errori su Errori dell’INFORMAZIONE, ci risiamo!

”Mi piacerebbe molto che questo articolo venisse pubblicato sull’Informazione, ma so che non accadrà mai! Anche perchè si vedrebbero gli errori che hanno e stanno ancora commettendo sul cd. affaire Licenzopoli.”

Sbagliando su molte cose, del cosiddetto caso ”LICENZOPOLI” termine coniato dall’eccelso giornalista David Oddone da Milano, L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO, sentendosi profondamente piccata e delusa dall’aver preso granchi su granchi – relativamente a questo caso- cercando di far vedere quali accordi sottorranei c’erano tra corrotti e corruttori in merito al rilascio di licenze di società industriali, ora cambia direzione e sta cercando di montare un caso su basi errate, nuovamente.

Non c’è più la LICENZOPOLI del 2007 del giornalista David Oddone??? ovvero quel giro di tangenti in cambio di concessioni di licenze, che lui e l’Informazione durante questi due anni – arrivando ad avere anche informazioni riservatissime di conoscenza solo degli inquirenti – hanno sempre sostenuto.

Ora, dato che hanno capito che le cose non stanno così e che tutto quel fango è stato gettato inutilmente, hanno spostato l’attenzione su altre cose.

Ma, invece noi del giornale.sm, ritorniamo su quanto hanno scritto questi signori in questi anni con la pubblicazione puntuale dei loro titoloni e dei loro articoli sbagliati.

Ora l’Informazione, nelle persone del sempre presente David Oddone e di Antonio Fabbri, hanno spostato il mirino – evidentemente per non perdere la faccia e soprattutto per evitare di dire che hanno preso una delle solite cantonate, con Severini e la corruzione del sistema concessorio – hanno spostato il mirino sul sistema di rilascio di licenze che c’è a San Marino, peraltro dicendo cose errate e costruendo castelli su queste cose errate.

Probabilmente lo fanno anche perchè hanno capito che è un tasto profondamente dolente per la collettività sammarinese e soprattutto per i politici sammarinesi, che stanno in trepidante attesa di eventi settembrini. 

Qual’è la cosa errata? Semplice stanno dicendo che: ”Chiunque a San Marino poteva aprire una società a nome di un altro e nessuno controllava!”

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ERRATO! Stanno confondendo, come al solito, la costituzione con il rilascio delle società.

La Costituzione di una società, dopo la cd. legge Felici, può avvenire in automatico da qualsiasi notaio della Repubblica di San Marino – previo riconoscimento giuridico – ed è impossibile che un individuo possa costituire per un altra persona; impossibile. E penso non sia mai accaduto, in quanto chi costituisce deve portare una serie di documenti che vanno dal casellario giudiziario, al certificato di mai avvenuto fallimento ecc.ecc. come dal resto avviene anche in Italia.

Stanno confondendo – come spesso accade loro, vedi l’ultimo caso di consegna di clandestini –  la costituzione con il RILASCIO DELLA LICENZA, dove è proprio l’Ufficio Industria, che è deputato appunto al rilascio.

E’ accaduto – come si evince dalla sentenza ”Severini” – che l’Ufficio Industria abbia accettato i documenti – che sono previsti per la consegna della licenza – da collaboratori e/o professionisti che seguivano quella determinata società, senza che lo stesso Ufficio Industria – ma non vi era legge o direttive in proposito -, chiedesse un’autorizzazione o una delega del proprietario della srl o dall’amministratore.

E’ solo ed esclusivamente questo!!!! Chiaro, semplice e lampante! Ma solo l’Informazione non lo vede, creando scompiglio, porbabilmente perchè vuole far dimentare l’aggressione mediatica e sbagliata ad un innocente qual’è il nostro collaboratore Severini. Ma quella c’è stata e resterà indelebile, come un caso di pessimo giornalismo scandalistico.

La cosa più sbagliata è quella di andare da chi, com’è il Colonnello Lugnignano, ha detto – nella trasmissione Report – cose veramente infanganti per la Repubblica di San Marino, tant’è che lo Stato Sammarinese ha querelato lo stesso Lucignano, come da conferenze stampa seguite alla vicenda Report.

Quindi non si capisce se l’Informazione, costruendo un castello su dati e conclusioni non vere – come appunto quella dell’apertura delle società a nome di un altro – faccia giusto e sano giornalismo d’inchiesta, e soprattutto perchè gettare fango al nostro paese quando non ce n’è bisogno? Su dati non veri come questo, come il caso dei clandestini, come il caso ell’Iva da pagare a San Marino!

Invece di essere uniti per superare un momento di reale difficoltà del paese, facciamo scoop che si poggiano su basi errate!!!

Chissà che ne pensano i nostri pavidi politici?

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