Il settore a maggiore rischio di evasione, secondo quanto emerge dalle segnalazioni dei Comuni, e’ la ‘proprieta’ edilizia e patrimonio immobiliare’: il 68% delle segnalazioni riguarda infatti rendite catastali e affitti non dichiarati, per una maggiore imposta accertata di 1,5 milioni di euro. Auto di lusso, abitazioni di pregio, in generale uno stile di vita in palese contrasto con il reddito dichiarato, sono invece gli elementi che hanno dato il via a un migliaio di segnalazioni (14% del totale): una quota minoritaria che ha consentito pero’ di scoprire un’evasione complessiva di 4 milioni di euro. Ancora piu’ notevole la performance registrata nel settore “urbanistica e territorio” che – a fronte di una percentuale di segnalazioni ridotta (11%) – fa segnare la maggiore imposta accertata piu’ elevata: 5,2 milioni di euro evasi attraverso operazioni di speculazione edilizia. Enti non commerciali che svolgono attivita’ lucrative, professionisti privi di partita Iva e residenze fittizie all’estero sono oggetto del restante 6% di segnalazioni, con una maggiore imposta accertata pari a 830mila euro.
Le somme riscosse grazie alla collaborazione tra Comuni e Agenzia delle Entrate ammontano a 3,1 milioni di euro, contro i 63mila euro del dicembre 2009. Anche in questo caso, i settori piu’ redditizi si rivelano quelli di “urbanista e territorio” (1,6 milioni di euro riscossi, 53% del totale) e “beni indicativi di capacita’ contributiva” (1,1 milioni, 36%). Tra i casi di evasione accertati, l’Agenzia delle Entrate segnala quello di un bolognese proprietario di otto fabbricati e di numerosi terreni, che a partire dal 2002 non ha piu’ presentato la dichiarazione dei redditi: insieme alla dichiarazione, sono scomparsi anche i 250mila euro accertati da canoni di locazione non dichiarati. Sotto la lente del fisco anche una scuola di cucina, ufficialmente dedita alla “diffusione della cultura eno-gastronomica”, che oltre ai corrispettivi per le singole lezioni (sulla carta 5 euro, in realta’ dai 40 ai 60) svolgeva anche attivita’ di catering: l’importo complessivo recuperato a tassazione e’ di 136mila euro.
Infine, sempre nel capoluogo, gli 007 dell’Agenzia delle Entrate, grazie a una segnalazione del Comune, hanno scoperto un altro baby parking che, sotto le mentite spoglie di associazione sportiva dilettantistica, forniva i servizi di asili nido senza le necessarie autorizzazioni e totalmente in nero.
fonte AGI