Il bilancio di previsione per il 2015 è sicuramente uno dei più difficili che ci siamo trovati ad affrontare da 8 anni a questa parte, forse secondo solo a quello del 2008 quando ad ogni modo c’era la convinzione di poter uscire dalle difficoltà e di poter tornare ad una situazione di normalità. Invece ci siamo sbagliati: la vera emergenza doveva ancora iniziare. Perchè mentre a fronte di scelte scellerate di amministratori locali incapaci si possono comunque trovare rimedi, naturalmente non indolori, che nell’arco del tempo consentano di riportare le cose in ordine, di fronte alla volontà imposta dalle tecnocrazie che ci controllano ricattandoci e che trovano la sponda in governanti conniventi, appare chiaro che non c’è scampo.
La strada della precarietà totale, della assoluta mancanza di certezze sotto ogni profilo e ad ogni livello, della mancanza di rispetto per i cittadini e per gli enti locali che devono elemosinare allo Stato centrale gli spiccioli che servono per non tagliare i servizi, è già stata imboccata da tempo. Ciò con il consenso o perlomeno con il silenzio assenzo della politica e dei sindacati, che tradizionalmente dovrebbero dimostrare particolare sensibilità proprio ai temi legati al taglio delle risorse e quindi dei servizi che necessariamente penalizzano in misura maggiore proprio i soggetti più deboli.
All’interno della cornice che ho delineato, si sono sviluppati i numeri e le scelte del bilancio 2015, che nasce già con una penalizzazione di circa 900,000 € derivante dalla riduzione dei trasferimenti statali che ora sono la semplice redistribuzione tra i comuni dell’IMU versata dai cittadini che, pertanto, in una misura sempre maggiore resta nelle casse dello Stato. A questo ammanco, già significativo, si aggiungono gli effetti di due importanti transazioni che abbiamo concluso nel 2014 e che prevedono l’inizio di pagamenti rateali a partire dal 2015.
Uno è il contenzioso apertosi con l’Università Politecnica delle Marche, a fronte del quale abbiamo erogato 237,000 € già accantonati dal 2007, per il quale dobbiamo versare altri 200,000 € in rate di 50,000 € annui a partire dal 2015.
L’altro è il contenzioso con la Adriatica Costruzioni, risalente all’inizio degli anni ’80 che è stato chiuso svincolando un importante immobile (ex circolo cittadino) che rientra quindi nella piena disponibilità dell’Ente.
Anche in questo caso abbiamo corrisposto una somma già accantonata e abbiamo concordato 4 rate annuali da 50,000 € a decorrere dal 2015.
Una sorpresa negativa è poi arrivata dai dividendi di Prometeo che sulla base del bilancio 2014 si sono ridotti di circa 300,000, cosa che almeno in questa fase non depone certo a favore dell’operazione EDMA.
A ciò si aggiungono le spese straordinarie per le manutenzioni dell’arenile a seguito delle mareggiate, alle quali si è fatto fronte attingendo al fondo di riserva che ora va rimpinguato per 120.000 € circa.
Nel complesso, quindi, siamo chiamati ad affrontare una situazione in cui rispetto al 2014 vi sono circa 1.500.000 € di minori risorse.
In tale contesto ho ritenuto necessario fissare un punto fermo, condiviso dall’intera Giunta e dai Consiglieri di maggioranza: non intervenire ulteriormente sulla tassazione immobiliare.
Sono state quindi attivate alcune iniziative per razionalizzare la spesa e rendere più efficace la riscossione, oltre ad alcune inevitabili, quanto sofferte, riduzioni nelle dotazioni finanziarie dei vari settori dell’Ente. Si tratta di scelte che avranno effetti sia nel corso del 2015 che, in misura spesso maggiore, negli esercizi successivi, in considerazione del fatto che i tagli alle risorse hanno carattere strutturale, non sono misure eccezionali destinate a rientrare.
Tra gli interventi più significativi:
- La rinegoziazione di alcuni contratti di mutuo – deliberata recentemente dal Consiglio – consente un risparmio di 115.000 € per il 2015 (100.000 per gli esercizi successivi)
- Una serie di attività di ricognizione sui minori in comunità, oltre all’attività di promozione dell’affido familiare, potrà consentire significativi risparmi di spesa;
- Dall’attività di recupero dell’evasione di imposte comunali si prevedono ulteriori 70.000 € di entrata (al netto del FCDE);
- Dalle attività di controllo della PM, opportunamente stimolate, ci attendiamo maggiori entrate per altri 70.000 € (al netto FCDE)
- E’ stata condivisa dall’Amministrazione la necessità di concentrare ulteriormente l’attenzione sulla riscossione delle somme già accertate, con l’obiettivo di migliorare la % di riscossione e quindi ridurre gli importi da accantonare annualmente al FCDE sulla base delle nuove norme di contabilità. A tale proposito dovrà essere riorganizzato il lavoro degli uffici considerando prioritario tale obiettivo; si è anche previsto nel piano di fabbisiogno un aumento dell’orario di servizio del funzionario della riscossione. Sul tema della riscossione voglio ribadire le crescenti difficoltà connesse alla difficile situazione economica generale che non accenna a migliorare, che comunque non possono esimere l’Ente dall’intraprendere le necessarie iniziative, sebbene sia sempre tenuta in alta considerazione la necessità di favorire forme rateali di estinzione dei debiti.
- E’ stata ridotta la spesa per il personale dipendente di circa 50.000 € eliminando il ricorso ad assunzioni a tempo determinato per il 2015.
- Si è ridotto di circa 50.000 € lo stanziamento a spese legali, mentre è stato comunque stanziato un importo di 110.000 € per fronte del rischio di soccombenza in alcuni procedimenti, per i quali è comunque presente un fondo di circa € 950.000;
- Sul fronte delle agevolazioni tariffarie, la Giunta ha condiviso con i Consiglieri di maggioranza la necessità di intervenire su alcuni servizi a domanda eliminando l’esenzione totale, in particolare per asili nido e mense scolastiche. Le maggiori entrate per il 2015 sono di circa 25.000 € che diventano 70.000 su base annua. La nuova disciplina andrà recepita attraverso una modifica regolamentare.
- E’ stato inoltre previsto di eliminare la compartecipazione del comune alla spesa necessaria per assicurare agli insegnanti la gratuità della mensa scolastica. Si tratta di una minore spesa di 10.000 e sul 2015 che salgono a 30.000 dal 2016, legata al fatto che il Ministero rimborsa una quota sempre inferiore, lasciando ai Comuni il maggior onere.
- Sono state confermate le agevolazioni TARI che, ricordo, costano alle casse comunali circa 125.000 €, mentre non ha trovato copertura il fondo di solidarietà che nel 2014 ammontava a 30.000 €;
- Le risorse a disposizione del servizio economato sono state ridotte di 20.000 €, incentivando contemporaneamente l’uso delle notifiche elettroniche e stimolando un uso più attento dei materiali di consumo;
- Sui contratti di servizio ci sono dati due indirizzi: riguardo ai contratti con MMS diversi dall’igiene urbana sono stati avviati dei contatti per addivenire ad una rimodulazione che possa consentire all’ente dei risparmi di spesa già dal 2015; per gli altri contratti con soggetti diversi si è deciso, obtorto collo, di attivare le procedure previste dal DL 66/2014 che da la facoltà agli Enti di ridurre del 5% i corrispettivi contrattuali, a fronte di una rinegoziazione delle prestazioni. Si consente alle Amministrazioni Locali di chiedere in via unilaterale delle riduzioni, a fronte di somme già contrattualizzate, in dispregio agli accordi già assunti: lo scorso anno abbiamo evitato di attivare tali procedure, ritenendo tale approccio profondamente sbagliato e lesivo dei diritti delle controparti. Parliamo infatti di imprese, che subiscono le conseguenze dei tagli di risorse e degli altri vincoli di spesa. Ora siamo costretti a valutare questa eventualità, considerando comunque che in mancanza di accordo non ci sarà un accanimento su tali procedure, dato che gli eventuali risparmi saranno da considerare come risorse aggiuntive per i rispettivi settori comunali, che hanno già subito i tagli corrispondenti.
- Come accennavo, si è poi proceduto ad una riduzione delle risorse disponibili per le spese non contrattualizzate che hanno portato complessivamente ad un taglio di circa 700.000 € ripartito sui vari servizi.
INVESTIMENTI
Sul fronte della spesa per investimenti, mentre nel corso del 2014 avevamo beneficiato – in quanto enti sperimentatori – di una sensibile riduzione dell’obiettivo del patto di stabilità, ciò non accadrà nel 2015 che registrerà un aggravio di oltre 800.000 € dovuto all’irrilevanza del fondo IMU/TASI ai fini del raggiungmento dell’obiettivo, cosicchè le uniche risorse disponibili saranno quelle derivanti dalla cessione dell quote CONEROBUS, pari a 525.000 €, che restano escluse dal calcolo.
Una parte di tali somme verrà desinata agli interventi necessari per la sistemazione dell’immobile comunale di via IV novembre, dove si è deciso di trasferire le attività che attualmente vengono svolte nei locali di via Leopardi (attività dopo scuola, informagiovani e altre…), procedendo quindi al rilascio dell’immobile che attualmente è detenuto in affitto.
Concludendo il mio intervento voglio dire che abbiamo sempre assicurato il massimo impegno nell’individuare le misure necessarie a limitare l’impatto della progressiva riduzione delle risorse comunali. Credo che purtroppo siamo oramai ad un punto di svolta che richiederebbe un ripensamento delle politiche nazionali che non possono continuare a fondarsi sulla rinuncia al controllo delle leve di comando dell’economia. Del resto questo significherebbe tornare ad essere uno Stato libero. E allora, in attesa di capire quali forze politiche nazionali sapranno darsi questo obiettivo, che poi è l’unico che oggi abbia un senso, non ci resta che tentare di resistere, cercando almeno di rallentare l’impatto sui nostri concittadini di questo percorso che va verso lo smantellamento delle funzioni degli Enti Locali.
Raimondo Mondaini
Ass. Bilancio, Società Partecipate e Attiv. Economiche
N.B. il Bilancio è stato approvato con 11 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza e 6 voti contrari, quelli dei consiglieri di opposizione.