IN EMILIA-ROMAGNA LE BCC PUNTO DI RIFERIMENTO PER 1 PMI SU 3 E SUPERANO LE PERFORMANCE DEL SISTEMA BANCARIO NAZIONALE
Il presidente Fabbretti: “Le BCC sono banche generative, capaci di restituire valore ai territori e costruire futuro nelle comunità: si rivolgono a noi il 30% delle piccole imprese. Il Credito Cooperativo è espressione di una biodiversità sana e che va tutelata”
(Bologna, 16 giugno 2025) – Un sistema solido, anticiclico, sempre più radicato nel territorio e saldo punto di riferimento per le piccole e medie imprese. Le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna confermano, anche per il 2024, la propria tenuta strutturale e la capacità di generare valore per soci, famiglie, imprese e comunità. Lo testimoniano i dati del bilancio 2024 approvato oggi dall’assemblea annuale della Federazione regionale, che mette a confronto i numeri delle nove BCC regionali con quelli dell’intero sistema bancario nazionale.
A fine 2024 le BCC regionali hanno raggiunto i 17,6 miliardi di euro di raccolta diretta, in crescita dell’1,4% (contro il +0,9% del sistema bancario regionale), mentre gli impieghi a clientela hanno toccato i 13,9 miliardi di euro, con un +2,6% a fronte di un -1,6% dell’industria bancaria. Un andamento che rafforza la quota di mercato regionale, salita all’11,7%, con picchi del 28,7% per le imprese da 5 a 20 addetti, del 19,1% nell’agricoltura e del 26,2% nei servizi di alloggio e ristorazione.
Ancora una volta in controtendenza, le BCC confermano anche la tenuta della propria rete territoriale: 346 sportelli attivi, invariati rispetto al 2023, presenti in 162 comuni, di cui 14 serviti in esclusiva (erano 13 lo scorso anno). Aumentano i soci (+2,2%, oltre 151.400) e i dipendenti (+0,4%, 2.855 unità).
Anche gli indicatori di qualità del credito sono migliori della media: il rapporto crediti deteriorati/impieghi scende al 2,9% (contro il 4% del sistema bancario regionale), le sofferenze si fermano allo 0,8% (1,6% la media di sistema) e aumentano i livelli di copertura. In crescita anche l’utile netto, che si attesta a 273,1 milioni di euro, segnando un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente.
“Le nostre banche crescono più del sistema bancario nazionale, sono più solide, più vicine, più presenti – commenta il presidente della Federazione regionale, Mauro Fabbretti -. Non siamo né predatori né estrattivi. Siamo generativi: le BCC raccolgono risparmio e lo reinvestono nei territori dove viene prodotto, offrono opportunità alle imprese, accompagnano le famiglie, educano i giovani alla finanza buona e alla cittadinanza economica. E dove il sistema bancario nazionale si ritrae, come accade con le piccole e medie imprese, le BCC si confermano un saldo punto di riferimento: oggi sul territorio regionale si rivolge al credito cooperativo, trovando ascolto, un terzo di queste realtà alle quali garantiamo fiducia, opportunità e prospettive per il futuro. Lo dimostrano i numeri, ma ancora di più lo dimostra l’impegno quotidiano che mettiamo in campo, dentro e fuori le filiali. La biodiversità bancaria che le BCC rappresentano e promuovono non è un’eccezione da tollerare ma un modello da tutelare e sostenere, in Italia e in Europa”.
Numerosi i progetti per il 2025 “a partire dalla costituzione di tre mutue multi settore, presso altrettante BCC, per offrire ai soci servizi sanitari e sociali a misura di persona. Continueranno i percorsi di Alta formazione per gli amministratori con il MUEC e la Fondazione Alma Mater, le attività di educazione finanziaria nelle scuole superiori, i progetti dedicati alla promozione della leadership femminile e al sostegno dell’economia sociale. Guardiamo avanti – conclude Fabbretti – con la consapevolezza che il nostro compito è doppio: essere banche efficienti, solide e innovative; ma anche punti di riferimento per le comunità di cui ci prendiamo cura. Prossimità, fiducia e cooperazione sono le parole-chiave di un futuro che vogliamo contribuire a costruire ogni giorno”.
Ufficio stampa Federazione BCC Emilia-Romagna