Nel primo pomeriggio del 6 agosto (ma la notizia è stata resa nota solo ieri), a Fermignano, i Carabinieri della locale Stazione, con il supporto di Mercatello sul Metauro e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Urbino, hanno denunciato a piede libero un giovane di 21 anni originario della provincia di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, per tentata truffa aggravata e ricettazione.
La vicenda ha avuto inizio quella mattina, quando tre cittadini hanno segnalato di essere stati contattati telefonicamente da un sedicente Carabiniere che, con tono allarmato, riferiva del coinvolgimento di un loro familiare in un grave incidente stradale. In modo insistente, il truffatore richiedeva denaro contante e gioielli per “risolvere rapidamente la situazione legale”.
Uno dei tentativi è avvenuto intorno alle 11:30, quando un residente ha ricevuto la telefonata e gli è stato chiesto di preparare tutto l’oro disponibile per consegnarlo a un incaricato in arrivo a breve. Grazie alla prontezza dei militari, già allertati dalle segnalazioni, poco dopo è stato fermato un giovane in una via limitrofa all’abitazione della potenziale vittima, a bordo di una piccola autovettura.
Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato un bracciale in oro all’interno dell’auto, la cui proprietà il 21enne non è riuscito a giustificare. Per queste ragioni è stato denunciato in stato di libertà e segnalato alla Procura della Repubblica di Urbino con l’accusa di tentata truffa aggravata e ricettazione, restando comunque valido il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Le indagini proseguono per individuare eventuali complici, in particolare i centralinisti che hanno effettuato le chiamate agli anziani, fortunatamente questa volta non caduti nel tranello.
I Carabinieri rinnovano l’appello alla cittadinanza, soprattutto agli anziani, affinché mantengano alta la guardia di fronte a telefonate sospette. Si ricorda che le forze dell’ordine non chiedono mai denaro o preziosi, e si consiglia di verificare sempre l’identità degli interlocutori chiamando il 112, interrompendo le comunicazioni in caso di dubbi.